L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] possono sottrarre alle cure politiche e alle missioni diplomatiche. Hanno una minor raffinatezza letteraria dei loro colleghi Dioscuri della nuova cultura.
Soltanto dalla filologia - intesa nel senso più vasto, anche come storia e antiquaria ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] e dei socialisti. Fu Giolitti a troncare ogni possibilità d’intesa. In una lettera diretta a Olindo Malagodi, pubblicata su « italiano»69.
Gasparri colse, con l’intuito politico e diplomatico che lo distingueva, le possibilità che il nascente regime ...
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La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] Bonincontro, assurgevano al ruolo di mediatori, protagonisti dell'intesa intervenuta fra i due. Il romanzesco arrivo di a mettere radici", ebbe inizio probabilmente durante la missione diplomatica di questo a Venezia all'inizio del 1354 e si ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] scelto però soltanto dopo la rinuncia del presidente di Banca Intesa e allievo (come Prodi) di Andreatta, Giovanni Bazoli. immobile. Anzi si è fatta espressione di una volontà diplomatica attenta a tessere nuovi rapporti politici andando anche al ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] qualche apertura collaborativa, interessò il periodo della preparazione diplomatica del Concordato fra Stato e Chiesa (11 (Cl), che dal 1969 si propose come sigla nuova, intesa a rilanciare e rinnovare l’esperienza della Gioventù studentesca di ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] questi che intendevano tutti riannodare i fili di una possibile intesa con la Sicilia.
Invece, nell’isola la svolta potesse avere successo solo mediante una concertata azione diplomatica che al mazzinianesimo tuttavia sempre mancò.
In parallelo ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] rivendicava come di suo diritto. L'abile mediazione dei rappresentanti diplomatici papali, come i nunzi in Polonia G. Garampi, G. dalla fazione zelante più intransigente, contraria ad ogni intesa coi Francesi e convinta della necessità di una guerra ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] doti politiche, che abilmente contromanovrò, opponendo alla pressione longobarda un'accorta tattica di trattative in sede diplomatica, intese a guadagnare il tempo necessario perché a Roma fossero assicurati validi aiuti militari per il momento in ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] sforzi profusi da Bartoletti in funzioni di mediazione diplomatica (che travalicavano i compiti istituzionali di segretario della l’8 febbraio u.s., ad oggi il margine per un’intesa, sia pure di principio, è venuto assottigliandosi, fino ad essere ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] legame ch’egli vi ravvisava con le segrete operazioni della Natura intesa ai suoi fini, gli fa considerare l’assuefazione come la facoltà invasati». Si pensi, a contrasto, alla estrema cautela diplomatica con cui Leopardi, da Pisa, rispose il 29 marzo ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno grafico, parola o breve frase che serve...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...