Medicina
Azione dannosa esercitata sull’organismo da sostanze esogene.
Negli a. si rendono necessari soccorsi d’urgenza per neutralizzare al più presto l’azione del veleno, favorirne la rapida eliminazione, [...] vomito (titillazione delle fauci; emetici) per allontanare i residui del veleno ingerito: quando questo è già passato nell’intestino, se ne favorisce l’eliminazione mediante purganti o clisteri. Nel caso d’ingestione di sostanze corrosive sono invece ...
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Gruppo (detto anche Linguatulidi) di Crostacei di dubbia posizione sistematica, secondo alcuni autori sottoclasse di Maxillopodi. Privi di apparato respiratorio e circolatorio, hanno corpo allungato e [...] è parassita delle cavità nasali del cane e di altri Mammiferi, compreso l’uomo; allo stato larvale si trova nell’intestino dei Mammiferi erbivori e incistata in altri organi.
Si chiama pentastomiasi la parassitosi provocata da P. in diversi tipi di ...
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Sigla di mucosa associated lymphoid tissue, che indica il sistema linfatico associato alle mucose nei vari distretti dell’organismo: GALT (gut associated lymphoid tissue) è quello delle mucose dell’apparato [...] distribuito nel cosiddetto anello di Waldeyer.
Un importante ruolo vi svolgono le placche di Peyer, distribuite lungo il piccolo intestino e nell’appendice e costituite da aggregati cellulari (linfociti B e T, macrofagi ed elementi cellulari in grado ...
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Anatomista e fisiologo, nato il 16 gennaio 1653 a Diessenhofen (Sciaffusa); morto il 2 ottobre 1727 a Mannheim. Laureatosi nel 1672 a Strasburgo, completò i suoi studî a Parigi, a Londra e ad Amsterdam; [...] del pancreas e della milza), è noto per aver scoperto nel 1686 nel duodeno dell'uomo e del cane quelle formazioni che da lui presero il nome di ghiandole del Brunner (De gland. in duodeno intestino detectis, Heidelberg 1687 e Schwabach 1688). ...
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stipsi Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato [...] in abituale (da colite spastica, megacolon ecc.) o recente (legata a processi patologici a carico dell’intestino o ad affezioni extraintestinali quali: patologia epatica, scompenso cardiaco, farmaci, lesioni midollari, l’impiego di morfina ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] le cellule nervose, per esempio, non si dividono mai dopo la nascita, mentre continuamente avvengono mitosi nella pelle, nell'intestino o nella milza durante tutta la vita, rimane sconosciuta.
Lo scopo principale della divisione cellulare è la uguale ...
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chimica Acido p. (o propanoico) Acido alifatico monovalente saturo (detto anche acido metilacetico), derivato dal propano, di formula CH3CH2COOH; liquido incolore, dall’odore pungente, miscibile con l’acqua [...] , i carboidrati, i polialcoli con formazione di acido p., acido acetico e anidride carbonica; anaerobici, vivono nell’intestino di Mammiferi, ma possono vivere anche all’esterno dove siano disponibili sostanze nutritive (per es., nei prodotti caseari ...
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Medico (Monte S. Savino 1864 - Roma 1940). Insegnò igiene a Siena (1895), Bologna (1898), Roma (1915); fondò e diresse l'Istituto d'igiene sperimentale dell'univ. di Montevideo. Senatore dal 1920. Sfruttando [...] . A S. si deve anche la dimostrazione che i germi di alcune malattie infettive (tifo, colera, ecc.) giungono nell'intestino non attraverso lo stomaco ma per via dei linfatici e del sangue, penetrando nell'organismo attraverso la mucosa buccale o ...
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Ferro
Anna Maria Paolucci
Il ferro, elemento chimico metallico (simbolo Fe) diffuso in natura sotto forma di composti minerali, dal punto di vista biologico appartiene alla categoria dei microelementi, [...] plasma sanguigno, legata alla transferrina, la proteina di trasporto del ferro.
Assorbimento
L'assorbimento di ferro avviene nell'intestino, con un'efficienza che varia in rapporto a diversi fattori, quali la forma chimica in cui è contenuto negli ...
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In medicina, lesione elementare primitiva della pelle o delle mucose, costituita da un piccolo rilievo solido, di forma, colorito e consistenza variabili. Sulla pelle le p. più comuni sono a tipo lenticolare [...] sconosciuta, che colpisce prevalentemente soggetti in età giovanile, caratterizzata da lesioni infartuali della cute soprattutto del tronco e degli arti inferiori, dell’intestino, del cervello e di altri organi, a evoluzione frequentemente mortale. ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...