Anatomia
Parte principale e porzione media dell’intestino crasso fra il cieco e il retto. Volge dapprima in alto verso il fegato ( c. ascendente), si piega ad angolo retto (flessura destra) e si dirige [...] trasversalmente verso la milza ( c. trasverso), si ripiega (flessura sinistra) e scende ( c. discendente) fino alla fossa iliaca sinistra, che attraversa obliquamente penetrando nel bacino ( c. ileo-pelvico ...
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In anatomia umana, ampia ripiegatura del peritoneo che congiunge l’intestino tenue alla parete posteriore dell’addome; rappresenta il meso dell’intestino tenue. Quando viene tratto verso l’esterno (apertura [...] che si esegue in caso di malattia propria del m. (cisti, tumori) o di malattie di un segmento dell’intestino quando si debba procedere a una resezione intestinale. Mesenteropessia Intervento chirurgico di fissazione del m. alla parete posteriore dell ...
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In medicina, con riferimento a organo cavo tubolare (intestino, ureteri, uretra, arterie, vene ecc.), il ripristino, chirurgico o naturale, della pervietà del lume, dopo un’occlusione. ...
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Conglomerati analoghi a calcoli che si formano nell’intestino e che a volte producono ostruzioni intestinali. Si riscontrano più facilmente in quegli animali che si cibano di alimenti grossolani, che ingeriscono [...] terra e sabbia, o peli, leccandosi ...
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Sostanza densa, viscosa, di colore bruno-verdastro presente nell’intestino del feto umano dal 4°-5° mese di vita intrauterina ed espulso nei primi 2-3 giorni di vita. È costituito dai prodotti della secrezione [...] biliare (m. epatico), dalla secrezione dello stomaco, dell’intestino e del pancreas, da epiteli intestinali desquamati (m. intestinale) e da liquido amniotico (contenente in sospensione squame epidermiche, peli, particelle di vernice caseosa) ...
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Processo infiammatorio, localizzato attorno all’ansa sigmoidea del grosso intestino, per lo più secondario a infiammazione dell’ansa stessa. ...
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Sostanza capace di provocare o di stimolare lo svuotamento dell’intestino; in terapia viene usata per combattere la stipsi o per esaltare il potere emuntorio dell’intestino stesso, allo scopo di provocare [...] ; c) p. ad azione osmotica, salini (solfato di sodio) o zuccherini (mannite), che aumentano la peristalsi richiamando nell’intestino una forte quantità di liquido; d) p. ad azione prevalentemente irritante, che agiscono sia aumentando la secrezione ...
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Si dice di formazione o fenomeno relativo alla tunica muscolare dell’intestino.
Plesso m. Plesso nervoso, costituito da fibre e cellule nervose, contenuto fra lo strato superficiale e lo strato profondo [...] punto stimolato. Le due onde di contrazione e di rilasciamento si propagano in senso distale lungo l’intestino, favorendo la progressione del contenuto intestinale. Lo stimolo è rappresentato fisiologicamente dalla distensione della parete enterica ...
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Malattia infettiva acuta, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae). Nella diffusione sono importanti i portatori, individui sani o guariti che ospitano nel loro intestino, e quindi eliminano, [...] i vibrioni per mesi e anni.
I vibrioni ingeriti raggiungono l’intestino dopo aver attraversato lo stomaco. Pervenuti nell’intestino, provocano una grave enterite desquamativa, con imponente diarrea (scariche liquide, scolorate, con fiocchi bianco- ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...