tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia [...] ., la differenza tra consumo abituale e consumo coatto di droga è tutt’altro che netta; lo stato d’intossicazione cronica, requisito specifico delle t. tradizionalmente intese, non è costante e non può considerarsi elemento caratterizzante. Prova di ...
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alcolismo
Termine generico indicante l’abuso di alcol, sia di tipo episodico e occasionale (alcolismo acuto), sia di tipo abituale (alcolismo cronico). Nell’alcolismo cronico, si instaurano gravi condizioni [...] Per evitare l’insorgere di tali sintomi, il bevitore dipendente è costretto ad assumere altro alcol. Gli effetti di intossicazione acuta da alcol etilico dipendono, da un lato, progressivamente dalla quantità assunta e, dall’altro, dallo stato fisico ...
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Composto chimico, di formula C35H48N8O11S. Si tratta di una tossina a struttura polipeptidica, contenuta in alcuni funghi velenosi (e segnatamente in Amanita phalloides). Impedisce la depolimerizzazione [...] specifiche dei filamenti di actina da osservare al microscopio.
La sindrome falloidinica è una grave, talora letale, intossicazione da funghi, a comparsa tardiva, che si manifesta con malessere generale, gastralgie, vertigini e poi vomito e ...
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ipertiroidismo
Valeria Guglielmi
Malattia endocrina causata da un’aumentata attività ormonosintetica della tiroide, a carico della quale si rileva, generalmente, iperplasia. Questo fenomeno può manifestarsi [...] è transitorio e tende ad autoestinguersi), di tumori ipofisari che secernono TSH (Thyroid-stimulating hormone), di intossicazione farmacologica con levotiroxina, di produzione ectopica di ormoni tiroidei da parte di neoplasie endocrino-secernenti ...
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Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] concomitanti ecc.), che rendono l'organismo più o meno vulnerabile nei confronti della sostanza tossica (v. intossicazione).
Classificazione
Gli avvelenamenti possono essere classificati in maniera diversa, a seconda che se ne considerino l'origine ...
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Elemento chimico di numero atomico 9, peso atomico 19,00 (se ne conosce un solo isotopo stabile, 199F). A temperatura ambiente si presenta come un gas di colore giallo pallido, capace di liquefare solo [...] ecc.); si conserva in cilindri d’acciaio e di solito si consuma nei luoghi stessi di produzione.
La fluorosi è un’intossicazione da f., oppure il semplice deposito di f. in alcuni organi (denti, ossa). Può avere varia origine, quella professionale è ...
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Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] per il suo elevato potere assorbente dei raggi ultravioletti, il monosalicilato della glicerina, il salicilato di etile, di bornile ecc.
Il salicilismo è l’intossicazione prodotta dall’acido s. e dai suoi derivati. Il quadro è analogo a quello dell ...
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Atto riflesso di difesa, con il quale viene emesso dalla bocca il contenuto dello stomaco ed eccezionalmente dell’intestino. Consiste in un complesso di contrazioni dei muscoli dell’addome e del diaframma [...] ); v. psicogeno (da stimoli nervosi e spesso come indizio di rifiuto psicologico); v. acetonemico, legato all’intossicazione da corpi acetonici.
La terapia del v. è essenzialmente causale. Il v. ripetuto e irrefrenabile (iperemesi) provoca ...
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Derivato della pirimidina, detto anche anche malonilurea, contenente 3 atomi di ossigeno, con
Polvere cristallina, bianca, di sapore amaro; si comporta come un acido monobasico e si ottiene per condensazione [...] -legale, perché causa frequente di avvelenamenti e di suicidio; varia la resistenza individuale alle dosi tossiche.
L’intossicazione acuta dà un profondo sopore che si trasforma in coma, attenuazione o scomparsa dei riflessi, ipotermia nella fase ...
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solfidrico, acido Idracido dello zolfo, di formula H2S (detto anche idrogeno solforato o solfuro di idrogeno); gas incolore, di odore caratteristico (di uova marce); noto da lungo tempo (già descritto [...] . si usa ancora per preparare diversi derivati organici (solfuri, mercaptani, tiofene ecc.).
Il solfidrismo è l’intossicazione da acido s. che può manifestarsi con gravi fenomeni respiratori (dispnea, cianosi, edema polmonare) e neurologici (midriasi ...
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intossicazione
intossicazióne s. f. [der. di intossicare]. – Sinon. di avvelenamento o, più precisamente, lo stato morboso, acuto o cronico, dovuto all’azione svolta sui tessuti di un organismo da sostanze per sé stesse nocive o divenute tali...
stibismo
s. m. [der. del lat. stibium «antimonio» (lat. scient. Stibium)]. – Intossicazione da antimonio, o da suoi composti e derivati (per es., leghe di antimonio e altri metalli), penetrati nell’organismo per via inalatoria o per ingestione:...