VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] e memoria), già frutto di attenta e matura riflessione (e non, invece, semplicemente di geniale, spontanea e giovanile intuizione); così, analogamente a Platone, che ne aveva investigato i principî nelle etimologie delle voci greche, il V., convinto ...
Leggi Tutto
VALORE
Ugo Spirito
. Economia (fr. valeur; ted. Wert; ingl. value). - Il concetto di valore, collegato per un verso a quello di utilità e per un altro a quello di prezzo, è al centro della scienza economica [...] , ma già col Ricardo cominciarono ad avvertirsi le prime serie difficoltà, di cui lo Smith aveva avuto soltanto una vaga intuizione. Anche per il Ricardo, "la quantità del lavoro incorporato nelle merci regola il loro valore di cambio", sì che "ogni ...
Leggi Tutto
LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] a quella che si trova in un dizionario etimologico moderno composto da un dilettante (e quindi fatto anch'esso a forza d'intuizione) qual è, p. es., quello di O. Pianigiani, che pure è pubblicato nel 1907.
Ma accanto a ricercatori, i quali, in ...
Leggi Tutto
PSICODIAGNOSTICA
Luigi Meschieri
. Il bisogno di conoscenze dei caratteri personali, propri o altrui, per eventualmente parteciparle ad altri, costituisce, dalla preistoria, una condizione rilevante [...] dei fenomeni naturali, comprensione di quelli psichici -, tale scuola ha poi riesaminato criticamente (R. Heiss, 1956) l'intuizione dei motivi del comportamento e la tipologia delle visioni del mondo, per chiedere la verifica di diagnosi fondate solo ...
Leggi Tutto
SHĚLŌMŌH ben Yiṣḥāq (Salomone Isaacide, o più comunemente Rashī, denominazione costituita dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yiṣhāqī)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Troyes nel 1040, morto [...] al suo innato senso della lingua, alla sua profonda conoscenza del pensiero ebraico, e alle sue geniali doti d'intuizione, a raggiungere risultati spesso ammirevoli per la comprensione del senso letterale dei testi. Scrisse commenti a pressoché tutti ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] e alle tre idee - di valore - del vero, del bello, del bene morale. Di questi principî noi abbiamo un'intuizione originaria, spontanea, come un'ispirazione: la riflessione filosofica li libera dal concreto dell'esperienza e li presenta per se stessi ...
Leggi Tutto
Nacque nella contea di Durham, Inghilterra, l'8 marzo 1806, figlia maggiore di Edward Moulton Barrett, un colono delle Indie occidentali in ritiro. La sua fanciullezza trascorse a Hope End, Herefordshire; [...] of the poets (1842), rapide e alquanto saltuarie rassegne di quegli argomenti, ma illuminate qua e là da lampi di vera intuizione critica, e nel 1848 una fervente esaltazione di Carlyle, che, con altri scritti suoi, venne compresa in A new spirit of ...
Leggi Tutto
La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, [...] del comportamento si scopre in modo alquanto meccanico. In questo gruppo di opere C. si avvicina a una pessimistica intuizione generale della vita, senza peraltro giungere a possederla e a formularla neppure nell'arte se non per lampi fugaci ...
Leggi Tutto
VALERI, Diego (App. I, p. 1106)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Roma il 27 novembre 1976. La critica più recente ha avvertito, al di là dell'apparente facilità dei suoi versi, una vocazione [...] o "come" (plaquette apparsa postuma, 1978), oltre agl'immancabili colori e immagini del paesaggio veneziano, predomina l'intuizione dell'eterno e il sentimento, tipicamente valeriano, della caducità delle cose. Il suo specifico interesse per la ...
Leggi Tutto
SUBLIME
Guido Calogero
. Concetto estetico-etico, che ha le sue origini nell'antichità classica e torna ad essere oggetto di discussioni e sistemazioni dottrinali nelle teorie dell'arte del Sette e [...] idee delle ragione: se il bello è perciò, in base all'applicabilità dei concetti dell'intelletto all'intuizione della natura, rappresentazione limitata e armonica, il sublime risulta invece dall'effetto che una rappresentazione della natura produce ...
Leggi Tutto
intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...