DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] "volgarizzazione di livello" in cui entra la riflessione sull'argomento a metà secolo: posizione di "ripresa di contatto con l'intuizione diretta dell'arte", la definisce Venturi, per via più di sensibilità e cultura che di tecnica.
Nel Dialogo della ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] sulla vita.
L’analisi era fondata su una concezione della poesia (come alimentata dalla cultura, non come intuizione pura) che presupponeva lo storicismo della filologia classica tedesca, diverso da quello del neoidealismo italiano, che collocava ...
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NATTA, Giulio
Italo Pasquon
NATTA, Giulio. – Nacque a Porto Maurizio (Imperia) il 26 febbraio 1903, figlio unico di Francesco Maria, magistrato, e di Elena Crespi.
Il padre proveniva da una famiglia [...] dubbio ricercato nella personalità di Natta, nella sua profonda preparazione in vari settori della chimica, nelle sue geniali intuizioni e al suo fervore lavorativo. Dopo un’intensa giornata passata in Istituto, di sera, dopo cena, spesso continuava ...
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D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] teorica in corso, esse riaffermavano, contro il dogmatismo ed il verbalismo scolastico imperversante, il metodo sperimentale, l'intuizione della materia e l'ipotesi atomistica, l'indagine storica come criterio di verifica delle autorità.
Comunque l ...
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MARTINI, Arturo
Maura Picciau
– Nacque a Treviso l’11 ag. 1889 da Antonio, di professione cuoco, e da Maria Della Valle, originaria di Brisighella presso Faenza, cameriera. Temperamenti affatto diversi, [...] di Milano, il M. espose l’ultima produzione presentato autorevolmente da Carlo Carrà. Nel testo Carrà individuava – con lucida intuizione critica – nel rapporto con la storia e nell’empito poetico le radici dell’arte del M.: per Le stelle, Carrà ...
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GRADENIGO, Gian Paolo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel sestiere di S. Marco, nel 1456, da Giusto del cavaliere Giovanni e da Lucchese Dandolo di Andrea. La famiglia era economicamente solida e [...] II, reclamava la restituzione delle città romagnole e Luigi XII non lasciava trapelare le sue intenzioni. Rivelando notevole intuizione politica, il G. confidava al Consiglio dei dieci fondate preoccupazioni in un dispaccio del 23 maggio 1504, nel ...
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TORRICELLI, Evangelista
Federica Favino
Nacque a Roma ai Prati di Castello il 15 ottobre 1608 da Giacoma Torricelli, della famiglia proprietaria del podere agricolo la Torricella, nei pressi di Faenza, [...] (De dimensione cycloidis) era contenuta una rigorosa dimostrazione matematica (già comunicata a Cavalieri nell’aprile del 1643) dell’intuizione di Galileo sulla quadratura della curva cicloidale (lo spazio cicloidale è pari al triplo dell’area del ...
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MOMIGLIANO, Attilio
Enrico Ghidetti
MOMIGLIANO, Attilio. – Nacque a Ceva, in provincia di Cuneo, il 7 marzo 1883 da Felice e da Sofia Debenedetti. Frequentò la facoltà di lettere dell’Università di [...] grazie a una raffinata attitudine descrittiva che comporta una limpida semplificazione fondata su di una rara capacità di intuizione psicologico-morale (quello che Russo designava come «passo cauto e felpato di psicologista», p. 533).
Dei molti testi ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] lo Stradino.
Con gusto spiccato per l'aneddotica e la lingua tre-quattrocentesca lo Stradino aveva trascritto i motti del Poliziano; l'intuizione di aver in mano un testo eccezionale e la fretta di pubblicarlo a suo nome spinsero il D. a mandare in ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] Giorn. della R. Acc. di medicina di Torino, s. 3, XXVI [1879], pp. 403-442, 475-513), la cui felice intuizione sarebbe invece apparsa evidente quando, nel 1938, C.A. Elvehjem avrebbe individuato nell'acido nicotinico, presente nel mais in forma non ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...