HJELMSLEV, Louis Trolle
Amedeo De Dominicis
Linguista danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1899, morto ivi il 30 maggio 1965. Studiò la linguistica comparativa indoeuropea con H. Pedersen all'università [...] unità. Tuttavia, per es. per quanto riguarda il piano dell'espressione linguistica, lo stesso H. sembra accorgersi che un'intuizione fonetica preliminare non solo guida l'identificazione di unità in posizioni diverse (come per es. due foni di uno ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] anche per l'alfabeto nei paesi occidentali.
Il metodo del 'fanqie'
Se questa ipotesi è corretta, l'iniziale intuizione fonologica fu resa poi irriconoscibile dal mutamento fonetico e fu quindi presto dimenticata. Ogni carattere cinese mantiene il ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] tra loro: la prima esprime il fine, e la seconda il contenuto di un atto di parola non espresso. Questa intuizione è confermata da numerose proprietà del costrutto.
La frase finale (per essere sincero) ha necessariamente come soggetto l’agente dell ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] con immediatezza ed efficacia il popolo mettendosi in sintonia con esso (Simonini 1978: 60 segg.): la tempestiva intuizione delle potenzialità politiche della comunicazione costituì uno dei cardini della dittatura.
Non a caso venne riscoperto il ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] a considerare il problema della t. letteraria, Croce ne affermò l'impossibilità teorica sulla base del principio dell'identificazione di intuizione ed espressione; o meglio la t. è relativamente possibile, nel senso che o è commento, parafrasi o è ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] , il concetto sintetico, abbian la più larga base possibile di fatti e di nozioni positive, risultino non tanto da una cotale intuizione o divinazione, la quale, se può esser felice e dar nel segno, può anche riuscire a meri abbagli, quanto da una ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] questa zona per scrivere La coscienza di Zeno» («La Repubblica» 5 luglio 2007)
(3) Del resto con una bellissima intuizione alla fine, quando il suo sogno dovrebbe realizzarsi, la messinscena lascia l’eroina svenuta per terra, come il citato principe ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] , circolazione, collaborazione, composizione, comunicazione, creazione, deviazione, divulgazione, esportazione, guarnizione, intuizione, lavorazione, liberazione, misurazione, nutrizione, promozione, protezione, punizione, raccomandazione, riduzione ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] cattolicità, che animava Filippo II. La letteratura spagnola del Seicento è, nella maggioranza dei suoi aspetti, fondata sull’intuizione di una crisi in atto.
L’espressione di questo periodo, più colta, più vincolata alla nuova poetica barocca, più ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] concetto paradigmatico di tale disciplina, proponendone una ‘definizione semantica’ in grado di esprimere in forma logicamente rigorosa l’intuizione contenuta nella formula: «un enunciato vero è un enunciato che dice che le cose stanno così e le cose ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...