Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] tre opere che in realtà furono scritte da discepoli di Confucio: La pietà filiale, Il grande studio e L'invariabilemezzo.
Come nacque il confucianesimo?
La filosofia di Confucio non ebbe molto successo finché egli fu in vita. Nei secoli successivi ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] unigenito Figlio di Dio, la sua divinità è impassibile, immutabile, invariabile come il Padre che l'ha generato e lo Spirito Santo. intento di L. è ribadire che la salvezza si realizza per mezzo della reale e piena unione in Cristo di due principi di ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] lentamente si andasse nel grande artista maturando la padronanza dei mezzi tecnici.
Il primo quadro di qualche spicco a noi noto sua vita, fu legato il F. nel corso di una invariabile amicizia, ben documentata fra l'altro da una seguitata e fitta ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] (e quindi del Cattolicismo che è la sola forma invariabile di quello) come sistema dottrinale e come fatto storico", bersagli preferiti, il quale si era ammalato gravemente nel bel mezzo della diatriba. La morte del Pinelli, sopravvenuta quando già l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] non possono essere tutte guarite, c’è però il mezzo di controllare le loro degenerazioni, governare il decorso che esse una corrispondenza tra la forma del potere e la guida invariabile degli «uomini savi», che hanno ereditato dalla storia la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] ’ due significati che vanno tenuti distinti: quello di avere un valore invariabile (rispetto al complesso dei propri mezzi di produzione) quando cambia la distribuzione del reddito tra salari e profitti, ferma restando la tecnologia; e quello ...
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BORDIGA, Amadeo
Luigi Agnello
Nacque a Resina (Napoli) il 13 giugno 1889 da Oreste e da Zaira Amadei.
Il padre (1852-1931), novarese, massone, fu uno dei più apprezzati studiosi italiani dei suo tempo [...] fierezza aristocratica, sprezzante delle mezze misure, come delle mezze classi, che costituì un tratto politici, I (1971), n. 4, pp. 97-118; Id., A. B. e l'invarianza marxista, ibid., n. 5-6, pp. 93-110; G. Galli, PCI: alternative storiografiche, in ...
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invariante
agg. e s. m. [comp. di in-2 e variante, part. pres. di variare]. – 1. agg. Propr., che non varia, che rimane invariato. Nel linguaggio scient., detto di ente o grandezza o proprietà e anche di espressione matematica, o di espressione...
velocita
velocità s. f. [dal lat. velocĭtas -atis, der. di velox -ocis «veloce»]. – 1. La rapidità di movimento di un corpo, tanto maggiore quanto maggiore è il cammino percorso in un dato tempo, valutabile quindi dal rapporto tra il cammino...