Matematico (Geraci Siculo 1890 - S. Paolo del Brasile 1947). Coltivò soprattutto la geometria algebrica, che a lui deve importanti risultati, specialmente nello studio della invarianza del genere aritmetico [...] di una varietà, e dello scioglimento delle singolarità di una superficie; insegnò nelle univ. di Catania, Palermo, Pisa e al politecnico di San Paolo del Brasile (1936-42 e dal 1946) ...
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Matematico tedesco (Stoccarda 1859 - Lipsia 1937), prof. alle univ. di Gottinga, Tubinga, Königsberg e Lipsia. Insigne cultore della teoria dei gruppi finiti, completò un teorema di C. Jordan, dimostrando [...] l'invarianza di fronte alla relazione di isomorfismo dei gruppi fattori di una serie di composizione (teorema di Jordan-H., 1889). Nella teoria delle funzioni dimostrò che la funzione Γ non soddisfa ad alcuna equazione differenziale algebrica. Sono ...
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Matematico (Potsdam 1848 - Amburgo 1911), prof. di matematica nello Johanneum di Amburgo. Fu uno dei più illustri cultori della geometria numerativa (Kalkul der abzählenden Geometrie, 1879). A lui è dovuta [...] la formulazione del principio della conservazione o invarianza del numero (1876). n Forme fondamentali di S.: in geometria proiettiva, figure particolarmente importanti in riferimento a problemi numerativi, costituite da opportune configurazioni di ...
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Fisica italiana (Legnago 1924 - Padova 2011), prof. emerito di fisica superiore dell'univ. di Padova (già prof. dal 1964). Si è occupata essenzialmente di particelle elementari e interazioni deboli (scoperta [...] dell'antilambda, verifica di alcune regole di selezione e delle proprietà d'invarianza delle interazioni deboli, ecc.). Socio corrispondente dei Lincei dal 1987 e nazionale dal 1995. ...
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Fisico svedese (Norrköping 1908 - Djursholm, Stoccolma, 1995), prof. dal 1934 nell'università di Stoccolma e dal 1967 nell'univ. di California. Studiando la natura delle macchie solari ha scoperto nel [...] 1942 le onde magnetofluidodinamiche. Ha inoltre sviluppato un metodo perturbativo, basato sull'invarianza adiabatica del flusso magnetico attraverso l'orbita di una particella carica in moto in un campo magnetico, mediante il quale è possibile ...
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Matematico francese (Carcassonne 1712 - Parigi 1786), sacerdote. Membro dell'Accademia delle scienze. Diede notevoli contributi alla teoria delle curve e delle equazioni algebriche (Usage de l'analyse [...] de Descartes, 1746): teoria generale dei punti singolari, scoperta della proprietà della cubica piana di avere tre flessi allineati, invarianza dell'ordine di una curva algebrica per trasformazione di coordinate, ecc. ...
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Fisico italiano (Firenze 1916 - ivi 2011); prof. univ. dal 1958, ha insegnato fisica superiore a Firenze; è stato (1967-73) presidente della Società italiana di fisica. Si è occupato prevalentemente di [...] di Platone (1985); La scimmia allo specchio (1988, in collab. con M. L. Dalla Chiara); Tempo, cambiamento, invarianza (1994); Ex absurdo. Riflessioni di un fisico ottuagenario (1997); Introduzione alla filosofia della scienza (1999, in collab. con ...
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Fisico statunitense (Merrimann, Nebraska, 1923 - Princeton, New Jersey, 2015); dal 1960 prof. presso l'univ. di Princeton. Ha svolto importanti ricerche di fisica delle particelle subnucleari; nel 1980 [...] di decadimento del mesone neutro K. Tale ricerca ha posto in evidenza l'esistenza di processi di decadimento non invarianti rispetto all'applicazione successiva dell'operatore C (coniugazione di carica) e P (parità) o, equivalentemente, rispetto all ...
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Fisico cinese (Shanghai 1926 - San Francisco 2024); dal 1956 prof. nella Columbia University; gli si debbono importanti ricerche teoriche sulle particelle elementari, sulla meccanica statistica e su questioni [...] l'ipotesi che per le interazioni deboli non fosse valido il principio, da tutti allora ammesso, d'invarianza speculare dei fenomeni fisici, analiticamente espresso dal principio di conservazione della parità, criticando inoltre acutamente alcuni ...
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Fisico (Budapest 1902 - Princeton 1995). Laureatosi in ingegneria chimica al politecnico di Berlino, nel 1930 si trasferì negli USA, come docente all'univ. di Princeton; nel 1937 passò all'univ. del Wisconsin [...] meccanica quantistica; è stato uno dei primi a porre in evidenza l'importanza dei principî di simmetria nei riguardi dell'invarianza di processi fisici. Al termine di questo periodo il suo interesse si spostò sulle reazioni di fissione, il che lo ...
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invarianza
s. f. [der. di invariante]. – In generale, la proprietà di ciò che è invariante: i. di una grandezza, di una proprietà, di una relazione; i. del numero delle soluzioni di un problema di geometria algebrica. In partic., in chimica...
invar
invàr s. m. [marchio di fabbrica, tratto da invariabile, per il quasi nullo coefficiente di dilatazione]. – Lega di acciaio e nichel, caratterizzata da un coefficiente di dilatazione termica estremamente piccolo (in pratica nullo) e...