STILICONE (Flavius Stilicho)
Alberto Gitti
Uomo politico e generale. Era figlio di un valoroso vandalo, che sotto l'imperatore Valente aveva comandato un corpo di cavalieri germanici. La madre era probabilmente [...] annidati nell'impero e barbaro esso stesso. È una reazione romana e senatoria scoppiata dopo la morte di Teodosio alla sua seguirono le irruzioni dei Goti e d'altri barbari in Italia (invasioni di Alarico del 400, e di Radagaiso del 405), dei Vandali ...
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VAUD (A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
Gaston CASTELLA
Cantone della Svizzera occidentale, compreso tra i cantoni di Neuchâtel e di Berna a N., di Friburgo a E., di Berna e del Vallese a SE., [...] . Augusto eresse la Civitas aelvetiorum con Avenches (Aventicum) a capitale. La dominazione romana, che lasciò innumerevoli tracce nel paese di Vaud, ebbe fine con le invasioni dei barbari, i quali funestarono questa contrada nel 250, nel 276 e verso ...
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Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, sulle rive del Mediterraneo (38°20° N., 0°26° O.), in fondo all'ampia falcatura che si apre fra i capi de las Huertas e di Santa Pola. Il nome le [...] conserva più se non poche e insignificanti tracce di antichità romane o arabe. Il primo nucleo dell'attuale centro abitato (villa sorte durante i primi tempi delle invasioni barbariche. Quando poi avvenne l'invasione degli Arabi, Alicante fu una ...
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Città dell'Anatolia meridionale, a 1027 m. s. m., capoluogo del vilāyet omonimo, posta in un altipiano, ampio bacino chiuso, costituito da calcari pliocenici, ricoperti da sabbie e terriccio portati dai [...] C., il popolo parlava la lingua del luogo. Sono i Romani i primi ad esercitare un effettivo dominio e ad influire sulla monumenti, e anche dagli storici delle Crociate.
Sommerso dall'invasione dei mongoli, il sultanato selgiuchide nei primi anni del ...
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SENIGALLIA (o Sinigaglia; A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Pasquale ROTONDI
Giuseppe CASTELLANI
Città e ridente stazione balneare marittima delle Marche, a N. del Conero, in provincia di Ancona, costruita [...] Montignano. (V. tav. LXVII).
Storia. - Sena Gallica fu colonia romana, fondata nel 283 a. C. dopo la sottomissione dei Senoni, dai alla Chiesa, seguì le sorti delle altre città marchigiane: invasione francese, primo regno d'Italia, Gioacchino Murat e ...
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Uomo di stato beotico, nato intorno al 420-15 a. C. Figlio di Polimnide, apparteneva a una famiglia ragguardevole, ma di mediocre agiatezza, iscritta tuttavia tra la borghesia abbiente composta di quelli [...] che peraltro non fu durevole; poi fece la sua terza invasione nel Peloponneso (367), dove la lega arcadica in lotta città e Sparta impedì l'unificazione del Peloponneso fino all'età romana e rese nulla o quasi, in momenti decisivi, l'efficacia del ...
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. Antico ordine di poeti cantori, che fiorì presso i popoli celti. S'accompagnavano, narra Diodoro (V, 31) "con uno strumento simile alla lira", cantando "ora canti di gloria, ora invettive"; e li ricorda [...] loro canto. Dalle Gallie disparvero dopo la conquista romana.
Sopravvissero invece nell'Irlanda, nella Scozia e nel ma erano pure storici, eruditi, giudici, legislatori. Dopo l'invasione normanna, nel sec. XI, crollata la monarchia centrale e ...
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TROYES (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Georges BOURGIN
Città della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Aube con 58.804 ab. (1931). Posta nel mezzo di una vallata [...] un tempo col nome di Augustobona, Troyes si sviluppò sotto la dominazione romana, e fu, generalmente, risparmiata dai barbari. Il vescovo San Lupo (426-479) arrestò l'invasione degli Unni. Durante i regni dei Merovingi e dei Carolingi, i successori ...
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Si chiama così la parte media della valle dell'Avisio: il confine settentrionale, verso la Val di Fassa (v.), che è il tronco superiore dell'Avisio, è segnato dalla sezione angusta e poco abitata tra la [...] sembra sia stata abitata fin dall'età del bronzo. Dell'epoca romana furono scoperte in varî luoghi monete e altre documentazioni. Fiemme Carlo A. Pilati uno strenuo difensore. Solo l'invasione francese (1796), il dominio odiato dei Bavaresi (1806 ...
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Figlio di Craugide, nacque a Megalopoli circa il 252 a. C. Mortogli presto il padre, che apparteneva a una ragguardevole famiglia di quella città, fu educato da Cleandro, esule di Mantinea, e dai megalopoliti [...] vi penetrava con la cavalleria. Licorta non poté effettuare l'invasione e F. si trovò solo con pochi cavalieri di fronte impotente velleità di resistenza a Roma, contribuì a spianare ai Romani la via del predominio nella Grecia. Egli non s'avvide ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...