(XIII, p. 898; XXIX, p. 928; App. II, I, p. 849 e II, p. 740; III, I, p. 540; IV, I, p. 683)
Popolazione. - La popolazione residente, che aveva registrato un incremento di circa il 3% nell'intervallo censuario [...] ).
All'inizio del 4° secolo a.C. si ha l'invasione gallica dell'Italia settentrionale: attraverso l'analisi dei vecchi scavi e tra la tarda età imperiale e l'alto medioevo, in Società romana e tardo imperiale. Le merci, gli insediamenti, a cura di ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] tutti i paesi del Maghreeb. Nell'agosto 1990, dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'῾Irāq, Ben ῾Alī condannò l'῾Irāq tuttora in atto e pubblicata nel CEDAC.
La T. romana ha trovato nuovo spazio grazie alla ricordata campagna internazionale che ...
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ZARA (A. T., 77-78)
Antonio Renato Toniolo
Carlo Cecchelli
Reginald Francis Treharne
Giuseppe Praga
Città e provincia del regno d'Italia. Il territorio provinciale secondo il trattato di Rapallo del [...] indicato il suo nome.
La cattedrale appare oggi nel suo aspetto romanico. La sua parte più antica è forse la cripta che peraltro fu tolta ai Goti e restituita all'impero. Dopo l'invasione avaro-slava del 615 e la distruzione di Salona, divenne il ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] precedenti vi è senz'altro il ninfeo di Gerasa (d'età romana). Ma vi dobbiamo aggiungere l'abside della basilica severiana nel Foro destra si praticava di regola in Estremo Oriente. L'invasione araba ha influito sopra i coloranti dei tessuti egizî ( ...
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ZURIGO (A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
Rudolf KAUFMANN
Ernesto GAGLIARDI
*
Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, situata all'estremità NO. del lago di Zurigo, alla confluenza [...] 'innalza sul coro d'una chiesa, costruita pure nell'epoca romanica, ma col corpo centrale in stile barocco del principio del fu però brutalmente soffocato nel 1795 a Stäfa. Ma l'invasione dei Francesi, nel 1798, provocò infine il tramonto dello stato ...
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VERCELLI (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Salvatore ROSATI
Città del Piemonte, e capoluogo dell'omonima provincia, situata a 130 m. s. m.; sorge in piena [...] nella seconda metà del sec. II a. C. fu base di operazione dei Romani contro i Salassi della Val d'Aosta. Non lungi, l'anno 101 a. 1934, n. 2); F. Gabotto, Ricerche intorno alla invasione degli Ungheri in Vercelli ed al tempo della morte del vescovo ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] iniziarono la conquista della penisola iberica, che aveva conosciuto una forte urbanizzazione in età romana, soprattutto al Sud e all'Est. L'invasione musulmana provocò forti lacerazioni nella società che si era stabilizzata durante il regno visigoto ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] , Les châteaux de la frontière aragonaise entre le préroman et l'art roman. Lignes de recherche, Les Cahiers de Saint-Michel de Cuxa 17, inizi 2°) in Africa settentrionale.Nei Balcani, dopo l'invasione dei Goti e degli Eruli, già nel terzo quarto del ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] .La zona, verso la fine del sec. 5° a.C., venne interessata dalle invasioni celtiche e occupata dalla tribù degli Insubri, poi sottomessi, nel 222 a.C., dai Romani. Nella partizione augustea il territorio dell'attuale regione venne diviso tra la ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] dell'impero offrono al Re dei re.
Dopo la tempesta provocata dall'invasione di Alessandro Magno e la nascita dei regni seleucidi, dal 247 a la presenza di figure che appartengono alla cultura figurativa romana, come i genietti alati e le vittorie. È ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...