(fr. Strasbourg, ted. Strassburg) Città della Francia orientale (272.123 ab. nel 2007), capoluogo del dipartimento del Bas-Rhin e della regione dell’Alsazia. È situata nel Bassopiano Renano, sul fiume [...] , città dei Vangioni. Punto strategico di grande importanza, fu sede di castrum fin dall’età augustea. Devastata dalle invasionibarbariche, la città, annessa al regno dei Franchi, fu ricostituita con il nome di Straszeburc. Il cristianesimo vi fu ...
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Comune della prov. di Terni (281,2 km2 con 20.955 ab. nel 2008), situato a 325 m s.l.m. su un colle tufaceo dai versanti ripidi e franosi, alla destra del fiume Paglia, in bella posizione dominante la [...] centro etrusco identificabile con Volsinii veteres (➔ Bolsena), decadde in epoca romana. Più volte occupata durante le invasionibarbariche, sotto i Longobardi (dal 606) ebbe suoi propri conti. Comune autonomo dal 1137, presto divenne roccaforte ...
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Dall’Antichità fino alla Rivoluzione francese, associazioni di artigiani, mercanti o lavoratori riuniti per la tutela degli interessi comuni.
In Roma antica le a. furono dapprima libere e raggrupparono [...] vi furono inoltre iscritti d’ufficio i cittadini liberi da altri impegni (vacui) e persino i condannati.
Le invasionibarbariche impoverirono notevolmente le a., che nel corso dei secoli cambiarono la loro fisionomia ma non scomparirono mai del tutto ...
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Pécs Città dell’Ungheria (156.664 ab. nel 2008), capoluogo della contea di Baranya. Sorge a 160 m s.l.m. presso il versante meridionale delle colline di Mecsek (680 m). Antico centro agricolo, commerciale [...] ceramiche.
Detta dai Romani Sopianae, fu importante centro militare soprattutto nel Basso Impero; danneggiata a più riprese dalle invasionibarbariche, nel 9° sec. compare con il nome di Quinque ecclesiae o Ad quinque basilicas. Sede vescovile (11 ...
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Striscia di terreno più o meno lunga e di sezione sensibilmente costante, attrezzata per il transito di persone e di veicoli (in qualche caso di sole persone, s. pedonale) sia nei centri abitati sia nelle [...] , fino a 4,70 m per 4 carri, a seconda dell’importanza, del traffico e del percorso.
Con le invasionibarbariche iniziò, nel quadro della generale decadenza politica e amministrativa, un lungo periodo di stasi nella costruzione e manutenzione delle ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] dovette certo raggiungere un massimo in epoca imperiale. Prostrata come la più parte delle città italiane durante la furia delle invasionibarbariche, tornò, dopo il sec. XI, a essere il centro più popoloso non pure della Lombardia, ma fors'anco d ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] nuova e degna sede. Lucca ha anche una fiorente scuola militare per allievi ufficiali di artiglieria.
Storia. - Dalle invasionibarbariche al Comune. - I documenti dei secoli VII-X, sempre meglio posti in valore con la loro definitiva pubblicazione ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] casa privata, sarebbe rimasta in vita fino all'inizio del sec. 5° e sarebbe andata distrutta a causa delle invasionibarbariche di quell'epoca. Tra i suoi resti sarebbero state inserite poi alcune tombe, le quali in seguito dovettero essere ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] -143; J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968); H.P. L'Orange, Nota metodologica sullo studio della scultura altomedievale, Alto Medioevo 1, 1967, pp. XI-XXII ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] , E.V. Wagner, Le préroman, Paris 1965; L. Musset, Les invasions: les vagues germaniques, Paris 1965 (trad. it. Le invasionibarbariche. Le ondate germaniche, Milano 1989); J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...