limes
Termine latino dal significato originario di «sentiero, strada delimitante un confine tra due campi». In età imperiale passò a designare una strada militare fortificata ovvero l’insieme delle fortificazioni [...] furono rafforzate e perfezionate fino all’età dei Severi. Dalla seconda metà del 3° sec., sotto la pressione delle invasionibarbariche, le difese cominciarono a spezzarsi in più punti e arretrarono dovunque, perdendo ben presto la loro funzione di ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] non avvenne in modo rovinoso, come accadde quando le genti germaniche irruppero nell’Impero Romano con invasioni devastanti (barbariche, invasioni), ma si verificò, per lo più, come lenta, continua infiltrazione – pur con episodi di scontri militari ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] delle incursioni di pirati e delle epidemie che la colpirono nel 3°-4° secolo. Fu perciò facile preda delle invasioni dei barbari, che tra 5° e 8° sec. vi fondarono stabili colonie, cui seguì l’immigrazione di Valacchi (Tessaglia), Albanesi ed ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] ed Egina. Schiavi erano di norma individui comprati in regioni barbariche o considerate tali (Tracia, Scizia, Siria ecc.), o , in parte da persone ridotte in s. nel periodo delle invasioni; ma la maggior parte proveniva da acquisti sul mercato. In ...
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romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] .
Dinamiche di integrazione
Un elemento che favorì l'integrazione fu costituito dai rapporti, precedenti le invasioni, tra romani e barbari: questi ultimi infatti avevano servito nell'esercito romano come mercenari, oppure, in quanto alleati, si ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] a essi soggetti si unirono ai Longobardi nell'invasione dell'Istria; ma l'ambasceria regia reduce 413-434, 447 s., 481 s.; 107-147; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano 1940, pp. 281 s., 301-307; N. Grimaldi, S. Colombano ...
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Medioevo
Sandro Carocci
L’infanzia dell’Europa
Medioevo è il nome dato a un periodo molto lungo della storia del mondo cristiano. È durato mille - millecento anni. In questa lunga epoca della nostra [...] lo più germanici, immigrati in massa nelle regioni dell’antico impero, che avevano assunto il potere politico e militare (barbariche, invasioni).
Fra i Romani e i Germani, all’inizio, le differenze erano enormi: nel mondo romano, per esempio, i ceti ...
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esercito
Roberto Bartoloni
Giancarlo Sivelli
In difesa della patria e delle libere istituzioni
In Italia la parola esercito viene spesso usata per indicare genericamente il complesso delle Forze armate, [...] , della tattica, dell'addestramento e dell'armamento delle fanterie, e non riuscì più a far da baluardo alle orde di altri barbari (barbariche, invasioni) che provenivano da est. Dopo la frantumazione dell'Impero e la fondazione dei regni romano ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] sua integrità, rafforzandone le strutture interne, garantendone l'unità religiosa, recuperando i territori perduti a opera dei Barbari (barbariche, invasioni).
Per prima cosa Giustiniano mise ordine nelle leggi dell'Impero. In sei anni, a partire dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] ancora venire; e venne, infatti, con il dilagare delle invasioni germaniche nel 5° sec. e con il drammatico acuirsi della e illuminante valenza storiografica: la questione omerica, la ‘barbarie ritornata’ del Medioevo, la ‘storia ideale eterna’ del ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...