BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] i Satta Branca, i Segni e i Cossiga; di tradizione laica, il nonno Enrico mazziniano; il padre, socialista, poi deputato partito (Milano, marzo 1972), in cui avrà la definitiva investitura della segreteria, il B. non parlerà più di "blocco ...
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FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] incoronare il figlio re di Sicilia. Il fatto che dopo questa investitura il titolo di re dei Romani, fino ad allora attribuito a canto le posizioni di F., sostenitore di una concezione laica dello Stato opposta alla supremazia dei papi basata sul ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leon Battista Alberti
Olivia Catanorchi
Per quanto non si sia mai dedicato alla trattatistica o precettistica politica in senso stretto, Leon Battista Alberti – definito l’‘uomo universale del primo [...] ‘reggimento’ della Terra da parte di un’autorità, laica o ecclesiastica che sia (senza dimenticare il tema più di conseguenza, egli si mantiene obiettivo, rifiutando di avallare l’investitura di persone non idonee a cariche importanti, e si mostra ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] con la cittadinanza e lo stesso ceto dirigente, l'investitura rivoluzionaria gli consentiva di adottare una formula molto più sbrigativa dall'altro, nella raggiunta compenetrazione di società laica e di società ecclesiastica, l'equilibrio delle forze ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] de' Medici.
Il 19 genn. 1571, accompagnato da una corte tutta laica e militare, l'E. si recò per la seconda volta in Francia. acquisizione del titolo imperiale di Granducato o con la investitura di qualche regno minore. Sfumata la prima alternativa, ...
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LOTARIO I, imperatore, re d'Italia
Mario Marrocchi
Primogenito di Ludovico il Pio, re di Aquitania, e di Ermengarda, nacque in Aquitania nel 795. Conobbe un primo impegno istituzionale nell'814, quando [...] .
Quando L. giunse in Italia, provvisto della sola investitura sancita dalla Ordinatio Imperii, risiedette a Pavia e più sia, in ambito romano, con quel populus, la nobiltà laica, che vedeva naturale una propria ingerenza nell'elezione del vescovo ...
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LEYVA, Virginia Maria de
Massimo Carlo Giannini
Figlia di Martín, conte di Monza, e di Virginia Marino, nacque a Milano tra il dicembre 1575 e l'inizio del 1576. Al battesimo ricevette il nome di Marianna. [...] castellano di Castel dell'Ovo) e ottenne, nel 1532, l'investitura del Principato di Ascoli Satriano. Le sue fortune culminarono con la veridicità delle sue dichiarazioni.
Le indagini della giustizia laica, affidate al senatore Juan de Salamanca e al ...
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CHARVAZ, Andrea
Paul Guichonnet
Nato in Savoia a Hautecour (Tarantasia) il 25 dic. 1793, in una famiglia di agricoltori, da Marie-Etienne e da Marie Borlet, studiò dapprima nella scuola locale (1802-1808), [...] su di essi l'attenzione dell'opinione liberale sia laica sia cattolica, a mobilitare in loro favore le simpatie sfumò per le reticenze del Revel e le limitatissime probabilità d'investitura parlamentare. E il 2 novembre il Cavour ricevette l'incarico. ...
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ARNALDO da Brescia
Arsenio Frugoni
Nacque a Brescia verso la fine del sec. XI o al principio del sec. XII. "Clericus ac lector tantum ordinatus", fu discepolo di Abelardo. A Brescia divenne canonico [...] III e il suo popolo: il senato riconosceva la sua investitura dal pontefice. Una breve tregua però, ché poco dopo così di Roma la sede dell'impero. In questo clima di risurrezione laica di Roma si svolse l'ultima vicenda di Arnaldo. Non creatore A. ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] poi di diritto amministrativo. Membro del Consiglio dei laici, del Comitato per la famiglia e vicepresidente della è nella pubblica amministrazione, nel nuovo quadro costituzionale, altra investitura, altra vigenza che non sia quella che ha fondamento ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...