ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] con la cittadinanza e lo stesso ceto dirigente, l'investitura rivoluzionaria gli consentiva di adottare una formula molto più sbrigativa dall'altro, nella raggiunta compenetrazione di società laica e di società ecclesiastica, l'equilibrio delle forze ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] de' Medici.
Il 19 genn. 1571, accompagnato da una corte tutta laica e militare, l'E. si recò per la seconda volta in Francia. acquisizione del titolo imperiale di Granducato o con la investitura di qualche regno minore. Sfumata la prima alternativa, ...
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LOTARIO I, imperatore, re d'Italia
Mario Marrocchi
Primogenito di Ludovico il Pio, re di Aquitania, e di Ermengarda, nacque in Aquitania nel 795. Conobbe un primo impegno istituzionale nell'814, quando [...] .
Quando L. giunse in Italia, provvisto della sola investitura sancita dalla Ordinatio Imperii, risiedette a Pavia e più sia, in ambito romano, con quel populus, la nobiltà laica, che vedeva naturale una propria ingerenza nell'elezione del vescovo ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] poi di diritto amministrativo. Membro del Consiglio dei laici, del Comitato per la famiglia e vicepresidente della è nella pubblica amministrazione, nel nuovo quadro costituzionale, altra investitura, altra vigenza che non sia quella che ha fondamento ...
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investiture, lòtta per le Disputa che oppose, dall’ultimo quarto dell’11° sec. sino al concordato di Worms (1122), il papato e l'Impero per la preminenza nel conferimento (l'investitura) delle dignità [...] diretto imperiale, dal collegio dei cardinali, si fece aperto divieto a chiunque di ricevere una chiesa dalle mani di un laico; divieto ribadito da Alessandro II nel 1063 e, con esplicito riferimento ai vescovi, da Gregorio VII nel 1075. Con il ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] del favore di Carlo II per ottenere al nipote Roffredo (II) l'investitura delle località di Vairano e di Calvi, e poi (27 febbr. 1295 entrare nelle questioni di diritto connesse con i feudi laici ma può sempre giudicare "ratione peccati" su una ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] preposto Gerhoch von Reichersberg am Inn (m. 1169) e un laico come il poeta Walther von der Vogelweide (m. intorno al il diritto ereditario e i principi, dopo la loro investitura che solo eccezionalmente poteva essere rifiutata, esercitavano per lo ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] fine del 1945. È noto che da tale crisi uscì l’investitura di De Gasperi quale presidente del Consiglio, carica che ha che misero in difficoltà la Dc nei rapporti con i partiti laici. Un gruppo di intellettuali cattolici presentò la richiesta di un ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] di muoversi con tatto, per evitare un urto con la parte laica, ma prestò il fianco agli attacchi dell’on. Lucifero ( svolta da un Parlamento, il quale traeva i suoi poteri dall’investitura della sovranità popolare.
Come si è potuto vedere, sin qui ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] a Milano.
Arrivato a Tessalonica subito dopo la sua investitura, nel 380 Teodosio dovette preparare il suo ingresso a fedeli regole di comportamento in concorrenza con le istituzioni laiche; ma la religione cristiana si identificava con la ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...