NAVAZZOTTI, Orazio
Marcello Brusegan
NAVAZZOTTI, Orazio. – Nacque da Guglielmo a Casale Monferrato o a Villanova Monferrato, tra il 1560 e il 1564; l’incertezza deriva dal fatto che esistono due atti [...] proemiale afferma di essere stato «tolto a le cure d’Archimede» per celebrare degnamente le nozze), attirandosi l’invidia, per ragioni non chiare, dei cortigiani del Gonzaga. Tali interessi sono attestati dal rapporto intrecciato con l’ingegnere ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] stesso Alessandro, avvenuta nel 1490. Il C., scrivendo in quell'anno a Pico, chiama il Poliziano "amores et délitiae nostrae" e invidia a Pico la consuetudine di vita con lui e con tanti ingegni (Garin, Carteggio, p. 590). Anche il Marullo, vecchio ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] pieno di vocali, che deve sempre essere intralciato (cumbered) con elisioni» – un giudizio che forse esprime anche l’invidia di chi parla una lingua molto meno vocalica. Per lo storiografo reale Thomas Rymer di Cambridge, «la continua terminazione ...
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Bizantina, Civiltà
Agostino Pertusi
Il primo problema che ci dobbiamo porre è se D. ebbe una conoscenza concreta e precisa della cultura greco-bizantina. La risposta è in gran parte negativa: D. non [...] , l'assenso ai peccati corporali. Da quella irascibile la durezza di cuore, l'odio, l'insensibilità, il rancore, l'invidia, l'omicidio e i pensieri ad essi connessi. Da quella concupiscibile infine la ghiottoneria, la voracità, l'ebbrezza, la ...
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LORENZANI, Paolo
Saverio Franchi
Nacque a Roma il 5 genn. 1640 da una famiglia di artisti (ottonai e medagliari). Il padre, Giovanni Antonio, era nativo di San Terenzo (Sarzana); la madre, Lorenza Baratta, [...] di lodi "puisqu'il n'y a que les envieux du vrai mérite qui puissent se déclarer contre luy": accenno non troppo velato all'invidia di altri musicisti, in primis di Lully (ibid., p. 139).
Per azione di quest'ultimo, ebbe allora inizio per il L. un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento la letteratura analizza la realtà, denunciando le [...] di accettare il dispotismo del suo padrone. Tutta la città invidiava ai Grandet l’erculea Nanon, la quale, così chiamata per povera sessantenne il pane per la vecchiaia, ne provavano invidia, senza pensare a qual prezzo di duro servaggio esso era ...
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DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] "Ercole coronato dalla Gloria ed assistito dalla Giustizia, dalla Fortezza e dal valore, mentre la Verità e il tempo tenean l'invidia, e la maldicenza abbattute" (De Dominici, p. 332); per Eugenio di Savoia l'Allegoria per il trionfo di Eugenio di ...
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TIRABOSCHI, Girolamo
Enrico Zucchi
– Nacque a Bergamo il 18 dicembre 1731, figlio di Vincenzo, titolare di una fabbrica di tessuti, e di Laura, che aveva lo stesso cognome, benché fosse di diversa famiglia. [...] patriottica («il desiderio adunque di accrescere nuova lode all’Italia, e di difenderla ancora, se faccia d’uopo, contra l’invidia di alcuni tra gli stranieri, mi ha determinato a intraprendere questa storia», p. IX), anche per lui, come per i ...
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Stregoneria
Alice Bellagamba
Stregoneria (da strega, a sua volta dal latino striga, variante popolare di strix, "uccello notturno" o "civetta") indica l'arte e la capacità di danneggiare gli altri attraverso [...] sentimenti: la loro visione del vivere insieme era alquanto disincantata, un gioco continuo di sospetti e velate denunce, invidia e volontà di prevaricare. L'utilizzo di mezzi magici, formule e preparati medicinali, per aggredire o per difendersi ...
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MARZAGAIA
Rino Avesani
– Figlio del notaio Careto di Ultramarino da Lavagno (vicino a Verona), nacque verosimilmente a Verona non molto prima del 1350.
Marzagaia (nelle diverse varianti: Mazzagaggia, [...] che può indurre a dimenticare l’amarezza, il risentimento (anche M. era stato bandito da Verona), talvolta forse l’invidia che innervano il racconto. Nel suo intimo M. è profondamente legato alla signoria, alle cui sorti vede connesse quelle di ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...