Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] non più per la distruzione dei propri simili, come accade nello stato di disordine primordiale, ma per suscitare l’invidia altrui. Nella Teoria dei sentimenti morali Adam Smith, allievo di Hutcheson, anche sulla scorta di Hume, elaborerà la dottrina ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] di Certaldo. La modestia e la probità del letterato, come non conobbero mai la iattanza, furono del pari esenti dall'invidia. Fervido ammiratore di Dante e del Petrarca, egli non tralasciò occasione alcuna per onorarli, mentre in tutti i suoi scritti ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] della compra; l'interessata adulazione, che ricorda lo stile delle corti orientali; la paura della vendetta o dell'invidia della divinità capricciosa; la sfiducia nel proprio valore di fronte all'ira dell'inesorabile, e lo snervante languore della ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] , e dona a Gano un anello, dentro il quale è un folletto, che gli obbedisce; si dànno un gran da fare l'Invidia e il Sospetto. Orlando viene in Italia a combattere i Longobardi; Carlo va in Germania, distrugge la selva incantata dove un tempo si ...
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FOSCOLO, Ugo
Ireneo Sanesi
Il 6 febbraio del 1778, da Andrea Foscolo e da Diamantina Spathis, nacque, nell'isola di Zante, il poeta, al quale i genitori imposero il nome, tradizionale nella famiglia [...] parecchi suoi contemporanei, parte originate, né solo per ragioni di letteratura, ma anche, e principalmente, di politica, dall'invidia e dalla malevolenza di avversarî e di emuli) che, se poterono amareggiarlo ed esasperarlo, non valsero tuttavia a ...
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Detta anticamente Amstelredamme, Amsteldam; lat. Amstelodamum, cioè "argine dell'Amstel", dal fiume che sbocca nell'antico lago Het IJ, è la capitale effettiva dei Paesi Bassi, essendo l'Aia soltanto residenza [...] mancanza di serietà da parte di molti soci (un antico proverbio olandese dice: Rederiers kannekijkers, Retore -buon bevitore) e dall'invidia che nutrivano l'uno verso l'altro. Per questa ragione molti fra i soci migliori ne uscirono (fra gli altri ...
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ROUSSEAU, Jean-Jacques
Ferdinando NERI
Henry PRUNIERES
Ernesto CODIGNOLA
Biografia e attività letteraria. - Nacque a Ginevra il 28 giugno 1712, da una famiglia protestante d'origine francese; la madre [...] l'uomo, non è formarlo, è corromperlo". Il mondo lo inizierebbe artificialmente e prematuramente all'orgoglio, alla vanità, all'invidia. La conoscenza dell'uomo invece lo rende umano, gli suscita nell'animo la bontà, la commiserazione, passioni che ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] lo sfoggio di munificenze materiali e spirituali e d'erudizione e gusto pomposo; 6) il punto d'osservazione invido o soddisfatto che mette a prova la potenza della "diceria", rimarcabile dalla provenienza della testificazione scritta del ricordo ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] dell'ambiente circostante, giudizi estetici, musicalità) nonché le manifestazioni esterne delle emozioni (piacere, dolore, rabbia, invidia, gelosia, ecc.).
Col superamento dell'opposizione tra la descrizione normativa e razionale del pensiero e la ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] al sole (sermone 27, 3-5), L. considera lacci del demonio sia gli inganni quali la lussuria, la cupidigia, l'ira, l'invidia, sia quelle che egli chiama le sue arti: le diverse espressioni della magia, la divinazione, lo spiritismo, l'astrologia. E ne ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...