EGUAGLIANZA
Ronald M. Dworkin e Alessandro Pizzorusso
Eguaglianza
di Ronald M. Dworkin
Rassegna dei problemi
Sebbene per molti secoli l'eguaglianza abbia costituito un potente ideale politico, [...] le risorse impersonali, e poiché al termine dell'asta le risorse personali resteranno distribuite in modo ineguale, il test dell'invidia non sarà superato. Anche se le risorse materiali, impersonali, di x saranno eguali a quelle di y, x continuerà a ...
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ERCOLANI, Vincenzo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Perugia intorno al 1457 da Antonio, originario di Olmeto, località situata nel contado perugino, trasferitosi con la famiglia in città a metà del sec. [...] L'E. accettò il nuovo incarico; tuttavia, non solo non ebbe l'aumento di salario, ma neppure riuscì a placare i sentimenti di invidia del suo rivale, il cui figlio Matteo un giorno lo assalì violentemente, sfregiandolo in volto. L'E. stesso (che, in ...
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NOVELLE
AAndrea Romano
È dato acquisito dalla storiografia giuridica (Dilcher, La legislazione siciliana, 1987, p. 88) che l'opera legislativa dell'imperatore Federico II si è principalmente sviluppata [...] a far sì che il Regno di Sicilia, con le sue leggi, assurgesse ad "admirantibus omnibus similitudinis speculum, invidia principum et norma regnorum" (Const. I, 95, Occupatis nobis; Die Konstitutionen, 1996, p. 276).
Quasi immediatamente dopo la ...
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CERVONI, Giovanni
Nicola Longo
Nacque a Colle Val d'Elsa nel 1508. In base alle poche notizie rimasteci di lui, si può dedurre che la sua famiglia ebbe la possibilità di avviarlo, con profitto, allo [...] Ma la vita del C. dovette comunque svolgersi tra notevoli difficoltà di ordine materiale se dobbiamo credergli quando parla con invidia di coloro che sono al sicuro dalla miseria e dalla fame nel carcere fiorentino delle Stinche. A partire dal 1563 ...
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Boncompagno da Signa
Francesco Tateo
Maestro dello Studio bolognese fra la fine del sec. XII e il principio del XIII. Nato a Signa, presso Firenze dove condusse i primi studi, a circa trent'anni, nel [...] illetterato, rivolse la sua polemica ora mordace, ora piena di spirito (l'opera inizia con la descrizione dell'invidia, la bestia figlia della superbia, che ha fatto pensare a certe figurazioni dantesche). Soprattutto B. rivela, nella Rhetorica ...
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CARACCIOLO, Marino Francesco Maria
Raffaele Barometro
Nacque a Resina, presso Napoli, il 17 luglio 1668, da Francesco Marino principe di Avellino e da Geronima di Ettore Pignatelli, duca di Monteleone. [...] titolo di cavaliere del Toson d'oro e quello, molto più ambito, di grande di Spagna di prima classe, anche molte invidie. Un anonimo e mordace scrittore del tempo lo definì, infatti, "empio Fellone", "vicario indegno" e "traditore di Dio, Re e Patria ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] da suscitare i primi moti di stizza e di rifiuto. I segnali di insofferenza, lo scherno, i motti d'invidia e di disprezzo colpirono chi aveva un'intensa consuetudine con l'attività giudiziaria. Nella letteratura si moltiplicarono le figure di ...
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POGGI, Giovanni
Riccardo Parmeggiani
POGGI, Giovanni. – Nacque a Bologna, all’inizio del Quattrocento; era figlio di Battista, appartenente alla famiglia dal Poggio (cognome poi assestatosi nella tradizione [...] che vicecancelliere papale. Proprio a Roma morì, di lì a breve (il 14 dicembre), per sospetto avvelenamento procurato per invidia e venne sepolto in Vaticano. Nel testamento, redatto pochi giorni prima della morte, aveva nominato erede universale la ...
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BARTOLOMEI, Francesco Stefano
Gian Franco Torcellan
Nato a Pergine (Trento), il 13 genn. dell'anno 1738, studiò nella locale scuola dei gesuiti, percorrendo il consueto corso di studi umanistici, ma [...] intellettuali nella lettura e nel commento dei testi giuridici che gli avevano sollevato contro l'ambiente trentino favorirono l'invidia e le calunnie che la sua vittoria a Ferrara aveva provocato; per reclami tendenti a invalidare la sua nomina ...
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Genocidio
RRudolph J. Rummel
di Rudolph J. Rummel
Genocidio
sommario: 1. Introduzione. 2. Cos'è il genocidio? 3. La giurisdizione sul crimine di genocidio. 4. Origine del termine. 5. Storia del crimine [...] , e in particolare l'Olocausto, furono sostanzialmente una manifestazione di odio religioso ed etnico, cui si mescolava l'invidia e il risentimento per gli eccezionali successi da essi ottenuti in campo economico e professionale. Lo stesso vale per ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...