ALBERTINI, Ippolito Francesco
Maria Leuzzi
Nacque a Crevalcore presso Bologna, il 26 ott. 1662. A Bologna studiò filosofia e medicina sotto la guida di Giovanni Andrea Volpari e Marcello Malpighi, con [...] e Onorato Fabbri, nella lotta, coronata infine dal successo, per l'affermazione della china quale nuovo medicamento, esponendo le sue idee nella dissertazione De cortice peruviano (Atti dell'Acc. delle Scienze di Bologna, I, 1748, pp. 405 ss.). Nell ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] , in Il libro italiano dell'AIDS (a cura di F. Dianzani, G. Ippolito e M. Moroni), New York 1994, pp. 223-228.
Berkelman, R. L
Perroni, G. B., De Matteis, G., Pellizzeri, F., Cassone, A., Malara, F., La terapia medica dell'ulcera peptica. Stato dell ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] la svolta del XVIII sec. con gli scritti De praxi medica (1696) e De fibra motrice et morbosa (1702) di Giorgio da studiosi come Giovanni Maria Lancisi (1654-1720) e Ippolito Francesco Albertini (1662-1738), i quali sono interessati in particolare ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] presocratica (forniti per esempio da scrittori cristiani come Ippolito di Roma e Teodoreto) sono basati non su le sette sulla natura della conoscenza medica, e rappresenta sotto forma di dibattito, nel suo De sectis ad eos qui introducuntur, ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] furono le ricerche sulle malattie cardiache del bolognese Ippolito Francesco Albertini (1662-1738), allievo di Malpighi e e il sintomo clinico caratterizza dunque le storie anatomico-mediche del De sedibus, che è improntato secondo il punto di vista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] allievi cresciuti nei suoi laboratori (De Sio 2006). Buzzati-Traverso, a creare una vera scuola di genetica medica, capace di influenzare lo sviluppo di questa dalla crisi suscitata dai casi Marotta e Ippolito (i direttori dell’Istituto superiore di ...
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IMPERATO, Ferrante
Cesare Preti
Nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1525, come si ricava da un'affermazione del figlio Francesco, che in una opera scritta nel 1605 (Lettera composta in verso [...] Due lettere inedite del naturalista napoletano F. I. al senese Ippolito Agostini, in Lavori dell'Istituto botanico di Siena, I A. Cuna, Editoria e testi De re medica. La controversia fra Nicola Antonio Stigliola e i medici patavini, ibid., pp. 66-74 ...
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PETRONI, Alessandro Trajano
Elisa Andretta
PETRONI (Petronio, Petrone), Alessandro Trajano. – Nacque intorno al 1510 a Civita Castellana da Francesco, membro di un’altolocata famiglia locale. Sposò [...] medico cittadino, la Facoltà e il Collegio dei medici.
Complicate furono le sue relazioni con lo Studium Urbis. Proposto nel 1568 per sostituire Ippolito dal medico e naturalista Andrea Bacci nel suo De thermis (Venezia 1571).
I Dialogi de re medica, ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] medico personale di Ladislao II Iagellone, re di Boemia e d'Ungheria. L'incarico, patrocinato dal cardinale Ippolito d nei ranghi accademici, ma che fu stampato a Ferrara "apud Berardinum de Odonino" solo nel 1521.
A Ferrara il M. riprese l' ...
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CANANI (Canano), Giovanni Battista, il Giovane
Giuliano Gliozzi
Nacque a Ferrara nell'anno 1515 da Ludovico, che era notaio, e da Lucrezia Brancaleoni. La sua famiglia, venuta a Ferrara sotto la protezione [...] con particolari contributi in campo medico: dal nonno Giovan Battista ai congiunti Antonio Maria e Ippolito.
I primi studi del di anatomia tanto che scrisse un trattato in versi eroici De humani corporis partibus, il C.preferì indirizzarsi agli studi ...
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