intendere
Domenico Consoli
Il verbo ha larghissimo impiego in tutte le opere dantesche e variato spettro semantico. Il suo primo significato, che si riconnette al latino intendere animum (talora intendere, [...] intenzione virgiliana di condurre D. attraverso le prime due tappe dell'itinerario gnoseologico e salvifico); Pd VII 100 disobediendo intese ir suso (che sottolinea la volontà maligna del primo peccatore); Fiore XXV 11. Assolutamente in Cv IV VII 7 e ...
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Andrea Cappellano
Antonio Viscardi
Autore di un trattato latino in tre libri, il De Amore, larghissimamente divulgato e ritenuto " il codice più completo dell'amore quale si trova in atto nei romanzi [...] e dalla Scrittura sappiamo " diabolum vero amoris et luxuriae auctorem esse ". A. afferma inoltre che l'amore cresce progressivamente (libro ir, cap. 8); ed è questo un concetto che troviamo anche in D. (per quanto filtrato dai siciliani) per esempio ...
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ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] Andreas Alpagus Bellunensis medicus, et philosophus idiomatisque Arabici peritissimus, in latinum convertit...(altro titolo a f. Ir: Liber Ioannis filii Serapionis, noviter ex Arabico in latinum traductus per...) ["al-Kunnāsh" (Zibaldone) di Yūḥannā ...
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resistenza
resistènza [Der. del lat. resistentia, dal part. pres. resistens -entis di resistere "resistere", comp. di re- "re-" e sistere "fermarsi"] [LSF] (a) In senso generico, il fatto di resistere, [...] natura e dalle sue caratteristiche geometriche; precis., è la costante R di proporzionalità tra tensione V e intensità di corrente i, V=iR, secondo 1a legge di Ohm; la r. di un conduttore omogeneo di lunghezza l e sezione trasversale costante S a una ...
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DEL MEDICO, Antonio
Chiara Garzya Romano
Nacque a Carrara il 2 apr. 1705 da Francesco e da Francesca Staffetti (cfr. albero genealogico in Carrara, Accademia di belle arti, Archivio Del Medico, Nobili [...] del '700 a Napoli nelle relaz. di Luigi Vanvitelli, in Atti dell'Accademia Pontaniana, n. s., XXIII (1974), p. 184; L. Vanvitelli ir., Vita di Luigi Vanvitelli, a cura di M. Rotili, Napoli 1975, p. 187; E. Nappi, La famiglia, il palazzo e la cappella ...
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ARIOSTO, Niccolò
Luisa Bertoni Argentini
Figlio di Rinaldo, nacque a Ferrara intorno all'anno 1433. Rimasto orfano in tenera età, l'A., con i quattro fratelli e le cinque sorelle, passò sotto la tutela [...] , ibid.(Appendice), pp. 103, 111, 112, 182, 191; G. Bonoli, Storia di Lugo, Faenza 1732, pp. 468 s.; G. Baruffaldi ir., De' genitori di Ludovico Ariosto, Ferrara 1803, pp. 5-46; A. Cappelli, Sonetti giocosi di Antonio da Pistoia e sonetti satirici ...
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Ovidio Nasone, Publio
Maria Grazia Palutan
Poeta latino, nato a Sulmona nel 43 a.C. e morto nel 17 d.C. a Tomi, sul mar Nero.
La fortuna di O. è molto antica e segna la letteratura, la musica e le arti [...] . Più avanti, i vv. 197-200 della Serenata richiamano il momento culminante dell’episodio («In fin per terminar tanti dolori, / si lasciò ir tutto pendente poi, / e nel cader parve la porta dessi / un suon che del suo caso si dolessi»).
Nell’Asino iv ...
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FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] pedagogici.
Recatosi a Siena a presiedere una commissione d'esami, il F. morì il 20 sett. 1963.
Bibl.: S. Timpanaro ir., In margine alle "Cronache di filosofia italiana", 2. Un idealista misconosciuto: G. F., in Società, IX (1959), pp. 1076-87 ...
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appetito
Sofia Vanni Rovighi
È il moto dell'animo per cui si tende a un oggetto, la " tendenza ", il " desiderio ", l'" inclinazione ", e si distingue dalla facoltà conoscitiva, per la quale un oggetto [...] convenientia cum ipso bono, et quaedam sunt distantia ab illo et quaedam remotissima ab illo. Et ideo dicit Aristoteles in ir de Coelo et Mundo, quod in primo gradu entia propinquissima primo capacia sunt boni primi... et ideo tale bonum appetunt ...
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tenebra
Luigi Blasucci
Il vocabolo è presente quattro volte nel Convivio e otto nella Commedia (accanto a queste occorrenze si registrano quelle del termine latino, distribuite fra la Monarchia [cinque] [...] della purificazione. Tale impossibilità è così motivata da Sordello: non... ch'altra cosa desse briga, / che la notturna tenebra, ad ir suso; / quella col nonpoder la voglia intriga. / Ben si poria con lei tornare in giuso / e passeggiar la costa ...
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divèrso agg. e s. m. [lat. divĕrsus, propr. part. pass. di divertĕre «deviare», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»]. – 1. agg. Propr., volto in altra direzione, in senso proprio e fig.: seguire vie d.; avere scopi d.; quindi anche alieno,...
ventolare
v. tr. e intr. [lat. vĕntĭlare (v. ventilare), incrociato con vento] (io vèntolo, ecc.). – 1. tr. a. ant. o pop. Ventilare: v. il grano; A suo tempo si sega, lega, ammeta, Scuote, ventola, spula (Pascoli), con riferimento al grano....