Tumore del sistema nervoso periferico, relativamente raro, a carattere benigno. I n. sono a lenta evoluzione, ma in una certa percentuale di casi degenerano in trasformazione maligna. Neurofibromatosi [...] mondiale. Il fenotipo è caratterizzato da macchie cutanee iperpigmentate, da minuscole proliferazioni cellulari sulla superficie dell’iride (amartomi, noduli di Linch), da tumori cutanei benigni derivanti dalle guaine nervose periferiche (n.). Nel 20 ...
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rigidità economia Mancanza di elasticità (➔), in riferimento in particolare alla domanda o all’offerta di beni e di fattori produttivi, quando il rapporto tra la variazione della quantità domandata (o [...] in rapporto all’intensità degli stimoli luminosi, sono ridotte o mancano del tutto; può essere dovuta a cicatrici dell’iride o, più spesso, a lesioni nervose. fisica La proprietà che un dielettrico ha di resistere a sollecitazioni elettriche. tecnica ...
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Krukenberg, Friedrich Ernst. – Oftalmologo e ginecologo tedesco (n. Halle 1871 - m. 1946). Nato in una famiglia con una lunga tradizione di studi medici, nipote del patologo Peter e fratello dell'ortopedico [...] la patologia nota come fuso di Krukenberg, consistente nella deposizione in senso verticale di granuli di pigmento da parte dell’epitelio dell’iride sulla superficie posteriore della cornea, che determina un aumento della pressione endo-oculare. ...
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Ornatista-scenografo, nacque il 18 aprile 1774 a Castelguelfo. Nel 1803 fu nominato professore di architettura e d'ornato all'Accademia Clementina di Bologna. Scenografo abilissimo, rinunziò a lavorare [...] , Vedute pittoresche di Bologna, e le Porte della città, Cento modelli di compartimenti di camere, ecc. Lasciò un libro di memorie. Morì a Bologna il 30 maggio 1848.
Bibl.: C. Masini, Vita di Antonio Bàsoli, in L'Iride, Albo Felsineo, Bologna 1849. ...
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È il dio dell'amore. La poesia omerica non conosce Eros come nume: da Esiodo in poi invece esso è noto sotto il duplice aspetto di divinità teogonica e d'inseparabile compagno di Afrodite. Quale potenza [...] uomini, era detto abitualmente figlio di Afrodite, per quanto taluni lo facessero rampollo d'Ilitia, e altri figlio di Zefiro e d'Iride, e altri nato di Giove. Accanto a lui compaiono spesso le figure affini di Imero e Poto. È adorato insieme con ...
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Alcaloide della fava del Calabar (Ci5H21N3O2), in cristalli aghiformi splendenti, incolori o appena giallognoli, senza odore, di sapore amaro, solubili in 85 parti d'acqua. È assai tossico, agisce principalmente [...] , 1929, la dose massima nell'adulto è 1 milligrammo per volta e 3 nelle 24 ore) nella paralisi dello sfintere dell'iride, nella cura del glaucoma, ecc. Nell'occhio l'eserina provoca altresì crampo dei muscoli cigliari e aumento della convessità del ...
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SENOFONTE (Ξενόϕῶν)
I. Baldassarre
Storico ateniese e moralista, piuttosto che filosofo, vissuto tra il 430 e il 355 circa a. C. Scolaro di Socrate. La sua vita e le sue opere ci offrono la più precisa [...] da A. Adriani, ed ora al museo di Alessandria. Alcune particolarità, come le lettere lunate dell'iscrizione (epsilon e omega), e l'iride incisa dell'occhio, la definiscono come una copia romana, della fine del II-principio del III sec. d. C., da una ...
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telescopico fisica In ottica, sistema t., sistema ottico centrato i cui fuochi siano all’infinito sull’asse (anche detto afocale ➔); è un sistema t. un telescopio accomodato per la visione all’infinito [...] cui il globo oculare è allungato in senso antero-posteriore e sporge dall’orbita, ricoperto da una grossa lente translucida. L’iride è ridotta. Alla base e all’interno del cilindro vi è la retina con numerosi bastoncelli molto lunghi e scarse cellule ...
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ALARI, Domenico
Alberto Pironti
Nato a Roma nel 1812 fu direttore d'orchestra e maestro di canto. Ebbe per moglie il soprano Serafina Albacini. Socio dal 1839 dell'Accademia Filarmonica Romana, vi diresse [...] Giovanna d'Arco di G. Verdi. Nel 1846 fece eseguire un suo inno in onore di Pio IX, Osanna, osanna, è l'Iride, su parole di Iacopo Ferretti. L'anno successivo sostenne la parte di Publio nella Vestale di Mercadante, diretta in saggio pubblico da ...
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trabecola
Struttura anatomica che ricorda come forma e funzione un pilastro o una trave, o fibre riunite in un fascio. In anatomia, t. di Remak, file di cellule epatiche che appaiono ramificate e separate [...] tessuto osseo spugnoso sono intrecciate in modo da lasciare delle cavità tra loro comunicanti. T. oculari: filtro di scarico dell’umor acqueo, situato fra l’iride e la cornea, che non funziona correttamente nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto. ...
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iride
ìride s. f. [dal lat. iris -is o -ĭdis, gr. ἴρις -ιδος, col sign. fondamentale di «arcobaleno» da cui gli altri s’erano svolti per estens.; il greco aveva, oltre al 1°, i sign. 2, 4 a e 5, che erano noti anche al latino, tranne il 2]....
iridare
v. tr. [der. di iride] (io ìrido, ecc.), letter. – Tingere con i varî colori dell’arcobaleno; conferire iridescenza: larghe chiazze di nafta iridavano la superficie del mare; Vorrei essere la lumaca Che sguscia dalla sua rotonda casa...