Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Lessing a Verri, da Muratori a Voltaire, la riflessione letteraria diventa militante [...] società dell’uomo di cultura. Osservatore degli uomini e delle loro passioni, affrancato dai pregiudizi di un passato irrazionale, il filosofo di Diderot vive nel presente secondo l’ideale illuministico di essere utile alla società, proprio nella ...
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EMO CAPODILISTA, Andrea
Maria Virginia Geremia
Nacque a Battaglia (Padova) il 14 ott. 1901 da Angelo, di nobile famiglia veneziana, e da Emilia dei baroni Barracco, discendente da una altrettanto nobile [...] è presente sotto il nome di dialettica; è presente nella potenza del negativo. La dialettica è un principio mistico e irrazionale c IlDio negativo, p. 70).
Nel movimento dialettico la realtà, il mondo, esistono in quanto autonegarsi dell'assoluto ...
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FANO, Gino
Francesco Lerda
Nacque a Padova il 5 genn. 1871 (coetaneo, anche nel giorno, con Federigo Enriques), da Ugo e da Angelica Fano.
Il padre, volontario garibaldino, lo iscrisse al collegio militare [...] sono stati esposti dal F. in due conferenze tenute presso il seminario matematico dell'università e del politecnico di Torino (Irrazionalità della forma cubica generale dello spazio a quattro dimensioni, in Rend. d. Semin. di matem. d. Univ. e Polit ...
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FERRERO DELLA MARMORA, Alessandro
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 27 marzo 1799 ottavo dei numerosi figli del marchese Celestino e di Raffaella Argentero di Bersezio. Anch'egli, seguendo la [...] .
Sebbene fosse costretto all'inattività, continuò a seguire attentamente lo svolgimento della guerra lamentandosi per l'utilizzazione irrazionale del corpo dei barsaglieri, per l'assegnazione che era stata fatta di uomini incapaci e per lo scarso ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] , impossibile, immorale); davanti a parole che cominciano con /r/ o con /l/ si usano rispettivamente ir- e il- (irrazionale, illecito); in- è usato negli altri contesti. L’assimilazione davanti a labiodentali e a velari, che avviene regolarmente nell ...
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The Exorcist
Roy Menarini
(USA 1973, L'esorcista, colore, 121m, 131m nell'edizione del 2000); regia: William Friedkin; produzione: William Peter Blatty, Noel Marshall per Hoya/Warner Bros.; soggetto: [...] e di conseguenza trattata con la armi della medicina e della psichiatria. Solo a metà il racconto prende una piega irrazionale, tanto più potente e inquietante perché calata in un contesto assolutamente credibile. Dal punto di vista strutturale, The ...
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senso comune
Locuz. che ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e che, in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare, in polemica con gli orientamenti [...] teoria dell’alienazione e del feticismo in questi termini: «ciò che sembra irrazionale al s. c. è razionale, ciò che ad esso sembra razionale è l’irrazionalità stessa».
Riprese otto-novecentesche
Le influenze della Scuola scozzese si estendono fino ...
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Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] dell'immaginario in cui qualsiasi coordinata di riferimento si dissolve inesorabilmente, una vera e propria mappa dell'irrazionale che non a caso ha affascinato generazioni di cinefili, consolidando negli anni la fama postuma della pellicola ...
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pitagorismo
pitagorismo movimento filosofico e scientifico sviluppato nel v secolo a.C. dagli immediati seguaci di Pitagora di Samo e che attribuiva particolare importanza ai numeri e alle regolarità [...] , in termini numerici, il fatto che il rapporto tra la diagonale e il lato del quadrato sia √(2), cioè un numero irrazionale, non esprimibile come frazione, metteva infatti in crisi l’idea che l’unità (identificata con il punto) sia il costituente di ...
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numero
numero ente matematico primitivo, la cui nozione ha origine dall’operazione intuitiva del contare, dalla quale risulta la successione dei numeri naturali (uno, due, tre ecc.), nei quali oggi si [...] la mediazione degli arabi che, tra la fine del medioevo e l’inizio dell’età moderna, i numeri irrazionali entrarono a far parte del bagaglio tecnico della rinascente matematica europea. Solamente con I. Newton (Arithmetica universalis, 1707 ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...