In filosofia, nella sua accezione generale, il termine è stato usato per indicare le varie forme che nella storia del pensiero ha assunto la polemica contro la ragione intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni con l’intento di dare una sistemazione coerente (‘razionale’) del conosciuto. Spesso, soprattutto in sede polemica, il termine si è caricato di significati diversi, ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] accetta la condanna di una separazione, o trascendenza, del mondo dei valori; rifiuta ‟l'ammissione di quel che d'irrazionale è nella vita umana", almeno nella forma indicata da Meinecke. Scrive Croce in un testo notissimo: ‟ ‛Storicismo', nell'uso ...
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razionalismo
razionalismo [Der. di razionale] [FAF] (a) Generic., corrente, sistema o atteggiamento che considera la realtà retta da un principio razionale (l'idea, la necessità causale, la verità, ecc.) [...] e quindi tutta pienamente intelligibile: in questo senso, si contrappone a irrazionalismo. (b) In senso più ristretto e proprio, corrente di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° con l'imporsi del metodo geometrico (Galilei) e più in generale del metodo ...
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(o neocriticismo) Serie di scuole e movimenti filosofici affermatisi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusisi anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, [...] uniti dall’istanza comune del ritorno al pensiero di Kant e dal rifiuto dell’irrazionalismo e della filosofia della natura romantica. Precursori di questa tendenza possono considerarsi O. Liebmann, E. Zeller, H.L.F. von Helmholtz, F.A. Lange.
Tra le ...
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Pittore e filosofo italiano (Roma 1898 - ivi 1974). Dal 1915 al 1921 ha svolto un'intensa attività pittorica: avvicinatosi dapprima al futurismo, aderì poi al dadaismo, pubblicando con G. Cantarelli e [...] approdando a una concezione di critica radicale del mondo moderno, in cui convergevano nietzschianesimo, gentilianesimo, irrazionalismo, esoterismo, ecc. Complessi i suoi rapporti col fascismo, fu teorico del razzismo e aderì alla Repubblica ...
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Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] sempre d'ispirazione brentaniana. Iniziatore della corrente filosofica detta scuola di Leopoli, contribuì alla polemica contro l'irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi e si affiancò al movimento del Circolo di Vienna. Il suo netto rifiuto ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] tempo, l’incarnazione, il peccato originale. Ma il fatto che stiano al di là della ragione non significa che siano irrazionali: la ragione ha anzi la funzione di preparare all’accettazione di queste verità, perché esse non contrastano con la ragione ...
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Filosofo, nato a Torino il 20 giugno 1900, morto a Roma il 10 marzo 1977. Fu incaricato di filosofia della religione all'Università di Roma, inoltre fu direttore dell'Istituto di studi filosofici e dell'Archivio [...] quello dell'esistenza del male e del peccato. La sua critica del sapere logicistico (in cui si avvertono echi dell'irrazionalismo di L. Šestov) trovò anche espressione nello svolgimento di alcuni temi dello spiritualismo cristiano e più tardi dell ...
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Pseudonimo del filosofo e storico della scienza ungherese Imre Lipschitz (Budapest 1922 - Londra 1974). Seguì studî di matematica, fisica e filosofia, laureandosi nel 1944; ebbe un incarico ufficiale presso [...] Popper in funzione di una concezione della crescita e dello sviluppo della conoscenza scientifica non passibile delle accuse di irrazionalismo e relativismo rivolte appunto a Kuhn. Si è occupato inoltre di logica induttiva. Ha curato, con A. Musgrave ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] o i suoi (pochi) difensori. Nessuno, certo, sarebbe oggi disposto a ripetere sul suo conto le accuse infamanti di irrazionalismo o, peggio, di poco edificante tendenza all'esibizione degli aspetti più morbosi e turpi della natura umana, che furono ...
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irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...
irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...