Teologo svizzero (Sursee, Svizzera, 1928 - Tubinga 2021). Il suo nome è legato all'impegno ecumenico e agli studi sull'ecclesiologia biblica, ma anche allo sviluppo della cooperazione tra le religioni [...] (1990), Das Judentum (1991; trad. it. 1993), Christentum und Weltreligionen-Buddhismus (1995; trad. it. 1997) e Der Islam. Geschichte, Gegenwart, Zukunft (2004; trad. it. 2005) K. è passato ad occuparsi della teologia delle religioni non cristiane ...
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Sao Antica popolazione del bacino del Lago Ciad, antenati dei Kotoko (➔), gli attuali abitatori della zona. Ai S. sono attribuiti per lo più i notevoli ritrovamenti archeologici della zona. La cultura [...] realizzati mediante fusione a cera persa, perle di vetro o quarzo e giocattoli riproducenti figure umane, animali e oggetti domestici in miniatura). Il declino della cultura S. corrisponde all’avvento dell’islam, attorno alla fine del 16° secolo. ...
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Semitista francese (Marnes-la-Coquette, Seine-et-Oise, 1900 - Parigi 1983). Professore al Collège de France (fino al 1971), membro dell'Istituto, ha dedicato la sua vasta e geniale attività specialmente [...] hymnes découvert près de la Mer Morte (1957); Les écrits esséniens découverts près de la Mer Morte (1959). Del 1975 è Le mythe d'Orphée aux animaux et ses prolongements dans le judaïsme, le christianisme et l'Islam. Socio straniero dei Lincei (1972). ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] il sacrificio cruento e predomina il sentimento morale, come nel parsismo, nel tardo giudaismo e, in parte, nell'Islam, le purificazioni appaiono come regola religiosa. Nell'India si sviluppa, accanto al culto sacrificale, l'ascetismo, che assume ...
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. La voce "barbareschi" e le frasi "stati barbareschi, pirati barbareschi" ecc., sebbene etimologicamente possano riferirsi alle popolazioni in genere della Barberia e alle varie epoche della loro storia, [...] Oriente e desideroso di espandersi e di avere il dominio del Mediterraneo, si trovava ad essere il naturale difensore dell'Islām africano e quindi a contrastare i progressi degli stati occidentali. Così la Barberia che aveva visto decadere e in parte ...
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GRABAR, Oleg
Simona Ciofetta
Storico dell'arte islamica, di origine russa, nato a Strasburgo il 3 novembre 1929, naturalizzato statunitense nel 1960. Figlio di André, è stato curatore alla Freer Gallery [...] 1969 ha ricoperto la cattedra di Storia dell'arte nella Harvard University e, dal 1981, la cattedra di Arte islamica Agha Khan nella stessa università.
Tra i maggiori studiosi della materia, ha esaminato la formazione dell'arte e dell'architettura ...
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Abū ‛Ubaidah ibn al-Giarrāḥ (da distinguersi dall'omonimo Abū ‛Ubaidah Ma‛mar ibn al-Muthannà, noto filologo del II sec. dell'ègira) fu tra i primi compagni di Maometto, combatté con lui nella disgraziata [...] fu comandante in capo del corpo di spedizione ed entrò vittorioso in Damasco, Ḥimṣ, Antiochia, Aleppo, ecc. Morì di peste nel corso di questa campagna, nel 18 dell'ègira (639 d. C.).
Bibl.: L. Caetani, Annali dell'Islām, II-IV, Milano 1907-1911. ...
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Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] e cosmo umano, fra ordine delle cose celesti e ordine delle cose terrene. Anche nel caso di una religione come l'islamismo, che non conosce in linea di principio figure assimilabili a quella del sacerdote, esistono funzionari ed esperti in cose sacre ...
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araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] tra l’800 e il 1000 circa, i filosofi musulmani del Medioevo posero le basi di un loro pensiero autonomo. La filosofia a.-islamica ebbe inizio in Iraq, e in particolare a Baghdad, nella prima metà del 9° sec., e da lì si estese nei tre secoli ...
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BAGHDAD
P. Cuneo
(Bagadia nei docc. medievali)
Od. capitale dell'Iraq, situata sulle sponde del Tigri, a poche decine di chilometri dall'Eufrate, nel punto di minore distanza tra i due fiumi.La città [...] 289-302; J. Sourdel-Thomine, L'art de Bagdād, ivi, pp. 449-465; D. Sourdel, J. Sourdel, La civilisation de l'Islam classique, Paris 1969 (19762); J. Lassner, The Topography of Baghdad in the Early Middle Ages, Detroit 1970; C. Wendell, Baghdad, Imago ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...