L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] , Le Caire 1919; P.M. Hoit, s.v. Dimyat, in EIslam2, II, 1965, p. 300; G. Curatola - G. Scarcia, Le arti nell'Islam, Roma 1990, p. 213; M. Barricand (ed.), Trésors fatimides du Caire, Paris 1998.
Fayyum
di Roland-Pierre Gayraud
Oasi (ar. al-Fayyūm ...
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Percorsi orientali di scrittura femminile
Rosita D’Amora
Tentare di delineare gli sviluppi più recenti di una produzione letteraria, partendo da una prospettiva di genere, comporta l’inevitabile rischio [...] sono troppo spesso ignorate a favore di approcci semplicistici e riduttivi. È opinione diffusa, per es., che le società islamiche siano sclerotiche e refrattarie alla modernità e che releghino le proprie donne in un mondo subalterno e marginale, dove ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] quale delle due grandi enciclopedie arabe, se il Libro regio o il Canone, rappresenti la codificazione più autorevole della medicina islamica basata su fonti greche. Senza dubbio la predilezione per l'una o per l'altra dipende anche in larga misura ...
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gujjar
(o gurjara) Popolazione di incerte origini giunta in India, secondo alcuni studiosi, al tempo delle invasioni degli unni (5°-6° sec.) e variamente accostata agli e agli yuezhi. I g. si stabilirono [...] e centrosettentrionale, alcune delle quali sopravvissute fino al periodo coloniale. Molti signori g. si convertirono poi all’islam in seguito a sconfitte subite da eserciti afghani o mughal, mentre altri aderirono al sikhismo. Molti g. parteciparono ...
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Popolazione di lingua turca dell’Asia centrale, stanziata principalmente nella Repubblica del Kazakistan e nelle regioni occidentali del Xinjiang. Verso la seconda metà del 15° sec. alcune tribù e famiglie [...] le vicende successive ➔ Kazakistan).
I K. sono per tradizione allevatori nomadi e celebri cavalieri, tardivamente convertiti all’Islam, pur conservando pratiche sciamaniche, culto degli antenati ecc. Abitazione tipica è la iurta a cupola. Alla base ...
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NIGERIA (A. T., 109-110-111)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Herbert John FLEURE Fabrizio CORTESI Herbert John FLEURE * Camillo MANFRONI
Colonia e protettorato britannico dell'Africa occidentale. [...] osserva una notevole mescolanza di lingue tra le popolazioni che, sotto la spinta di conquistatori dal N. e specialmente dell'Islām, si sono raccolte verso e dentro le foreste umide e calde della costa della Guinea.
Gli elementi più antichi possono ...
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Città della Transoxiana, sul corso inferiore del Zarafshān, la cui prima menzione ricorre presso il pellegrino cinese Hsüan Tsang (verso il 630 d. C.) che la chiama Pu-Ho; ma senza dubbio una città esisté [...] a Merw, perdettero man mano la loro importanza, ma ne è ancora menzione nei primi anni del governo sāmānide. L' Islām dopo le vittorie di Qutaybah si diffuse assai rapidamente.
Le vicende dell'impero abbaside si rispecchiarono nella storia di Buchara ...
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TORREY, Charles Cutler
Teologo e semitista americano, nato a East Hardwick (Vermont) il 20 dicembre 1863. Studiò nel seminario di Andover e a Strasburgo; dopo qualche anno di insegnamento medio, insegnò [...] , 1916; The Futuh Misr of Ibn ‛Abd al-Hakam (testo arabo, ecc.), 1922; Pseudo-Ezekiel and the original Prophecy, 1930; Jewish influences in early Mohammedanism, 1932; The Jewish foundations of Islam, 1933; The Foou Gospels, a New Translation, 1933. ...
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. Fondatore di una setta che intorno alla metà del sec. VIII, cercò di ridare in Persia nuova vita alla religione mazdaica conciliandola con le dottrine dell'islamismo. Tratti di questo, come la proibizione [...] fra i consanguinei, accolti da B., se non riuscirono a rendere accetta la nuova religione ai convertiti all'islamismo, apparvero ai Magi come contaminazione della fede nazionale, onde essi combatterono energicamente il riformatore e i suoi seguaci ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] 1990; A. Samb, s.v. Masdjid, in Enc. Islam2, VI, 1991, pp. 629-695: 652-654; E. Galdieri, Acqua voce dell'architettura: il mondo islamico, in Il teatro delle acque, a cura di D. Jones, Roma 1992, pp. 21-30; W. Betsch, Le fontane di Fez, ivi, pp. 42 ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...