TAGORE, Rabindranath
Ambrogio BALLINI
Poeta, drammaturgo, musicista, pensatore, nato a Calcutta il 6 maggio 1861.
La famiglia cui egli appartiene va considerata fra le più notevoli per ricchezza e liberalità [...] da Raja Rammohun Roy (morto nel 1833), congregazione diretta a conciliare il principio monoteistico del Cristianesimo e dell'Islamismo con le più antiche dottrine panteistiche delle Upaniṣad e a purificare l'Induismo da ogni forma di idolatria, di ...
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Stato dell’Oceano Indiano, costituito da un arcipelago di 1087 isole (20 sono atolli) di cui soltanto 220 permanentemente abitate, che si distende (per 900 km) fra il Canale Otto Gradi e l’Equatore, sulla [...] anticamente immigrata da Ceylon, è largamente incrociata con elementi indiani e arabi e, in seguito alla conversione all’islamismo, ha perso gran parte dell’originaria cultura. Il tasso di accrescimento si presenta elevato; tuttavia, a partire dagli ...
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INDUISMO
Luigi Suali
. Il vocabolo, trovato e usato dagli studiosi europei, è malagevole da definire. La distinzione che si è voluta introdurre nella storia della civiltà indiana tra vedismo, brahmanesimo, [...] popolazioni di lingua hindī, sia perché costituisce un nobile e vigoroso sforzo di contemperare l'induismo con l'islamismo. Quest'ultima tendenza si sviluppò, estendendosi anche sul terreno politico, nella religione dei Sikh. Suo fondatore fu Nānak ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] che le pene infernali siano eterne anche per il musulmano morto impenitente e colpevole di peccati capitali. Per particolari, v. islamismo, XIX, pp. 611-612. Respingono i ḥadīth o tradizioni canoniche di cose dette e fatte da Maometto, quando non ...
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FRATELLANZA MUSULMANA
Stefano Maria Torelli
Movimento sociale (aral-Ikhwān al-Muslimūn) – poi divenuto anche politico – nato in Egitto alla fine degli anni Venti del 20° sec., fondato da Ḥasan al-Bannā᾿. [...] che partisse dal basso, vale a dire tramite l’educazione e la sensibilizzazione alle regole e ai precetti islamici in contrapposizione alla cultura laica delle democrazie moderne. Dopo essere stata repressa negli anni Cinquanta da Nasser (Giamāl ...
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GOLDZIHER, Ignácz
Giorgio Levi Della Vida
Insigne islamista, nato a Székesfehérvár in Ungheria il 22 giugno 1850, morto a Budapest il 13 novembre 1921. Oltre all'istruzione tradizionale ebraica, ricevette [...] Philologie, voll. 2 (Leida 1896-99); Le livre de Mohammed ibn Toumert, Mahdi des Almohades (Algeri 1902); Die Religion des Islams e Die islam. u. die jüd. Philosophie, in Die Kultur d. Gegenwart di P. Hinneberg, I, 3 e I, 5 (Lipsia 1906 e 1909, 3ª ed ...
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PIETRO Alfonso
Angelo Monteverdi
Dotto ebreo spagnolo, convertito al cristianesimo e battezzato a Huesca nel 1106 il giorno di S. Pietro, padrino l'aragonese re Alfonso (onde il nome "Petrus Alfonsi" [...] tende a mostrare gli errori del giudaismo e le verità del cristianesimo (non senza accennare di passaggio alla fallacia dell'islamismo), ma sa mantenere un tono sereno ed equanime, raro a quei tempi negli scritti apologetici cristani, rivela una non ...
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MOPLA (o Moplah)
Carlo Alfonso Nallino
Forma usuale inglese per Māppilla, nome di una popolazione musulmana del Malabār (costa sud-ovest dell'India), che presume d'esser discendente da Arabi venuti a [...] . Parlano la lingua malayālam, che scrivono con caratteri arabi.
Bibl.: Oltre quella citata da T. W. Arnold, art. Māppillas, in Encyclopédie de l'Islām, ed. fr., III (1930), pp. 276-277, si vedano le annate 1921-1922 e 1922-1923 di Oriente moderno. ...
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Qutb, Sayyid
Ideologo riformista egiziano (Musha 1906-Il Cairo 1966). Membro dei Fratelli musulmani. Funzionario del ministero dell’Istruzione pubblica, fu inviato dal governo egiziano negli Stati Uniti [...] più influente, nella quale riformulava i concetti di e di jahiliyya, aprendo la strada alle formulazioni più estreme dell’islamismo radicale egiziano. Scarcerato nel 1964, Q. fu nuovamente arrestato nel 1965 con l’accusa di complottare ai danni di ...
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. Vocabolo arabo che significa oriundo da o nato o domiciliato ad ar-Rayy. È l'epiteto di un grandissimo numero di dotti musulmani, che scrissero quasi sempre in arabo; emergono fra essi:
1. Fakhr ad-Dīn [...] Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā' ar-Rāzī, il Rhazes degli scrittori bizantini e latini medievali, il più illustre medico dell'islamismo e insieme filosofo, matematico, alchimista (con vedute originali) e cultore di scienze fisiche e naturali, nato ad ar ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...