(XI, p. 847)
Archeologia. - L'isola nel suo insieme. - Le ricerche più importanti degli ultimi dieci anni, pur estese a tutte le fasi archeologiche di C., hanno dato i risultati più originali nel campo [...] resti minoici e micenei di C. centrale (palazzi di Cnosso, Festo, scavi di Haghia Triada e Tilisso) e orientale (palazzi di Mallia e Zakro, scavi di Gournia, Paleokastro). L'ovest dell'isola era considerato zona di scarso interesse archeologico, al ...
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. Si distinguono due tipi di truppe aerotrasportate: quelle - dette anche aviolanciate - particolarmente addestrate e munite di speciale armamento, destinate ad essere trasportate in volo sulla zona di [...] sono stati i casi di impiego di piccoli nuclei isolati: qui si ricorda solo l'operazione di Vermork, intesa a distruggere tutti i teatri di guerra. Nel luglio 1943, lo sbarco della 82ª divisione aerotrasportata americana in Sicilia costò gravi perdite ...
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VITTORIO EMANUELE I re di Sardegna
Francesco Lemmi
Secondogenito di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia Ferdinanda dei Borboni di Spagna, nato a Torino il 24 luglio 1759, morto nel castello di Moncalieri [...] Napoli e la corte borbonica fuggiva per la seconda volta in Sicilia, egli s'imbarcò a Gaeta sopra una nave russa e, di Savoia. Così, nel 1815, lo stato sabaudo, coi porti di Nizza, Genova e La Spezia, col protettorato su Monaco e con le isoledi ...
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Avvocato e uomo politico, nato a San Cataldo (Caltanissetta) il 29 ottobre 1905. Di formazione cattolica, sin dagli anni giovanili ha operato in seno alle associazioni cattoliche del la sua città, partecipando [...] imposto dal regime fascista. In contatto con esponenti dell'antifascismo siciliano, si è impegnato accanto a S. Aldisio e a B fondo dei problemi siciliani, anzi occupando nell'isola molteplici cariche amministrative. Avvocato dal 1927, ha ...
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Uomo politico e storico (Messina 1815 - Torino 1863). Repubblicano, prese parte, in Sicilia, ai moti del 1837 e alla rivoluzione del 1848. Esule in Francia e poi a Torino, aderì (1856) alla monarchia e [...] al compimento dell'impresa, lo espulse clamorosamente. Tornò in Sicilia qualche mese dopo, ma la violenta ostilità delle frazioni autonomista e repubblicana lo costrinse di nuovo a lasciare l'isola. Deputato dal 1860, passò all'opposizione dopo la ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] diSicilia durante l'età normanna e sveva, il R. di N. diventò entità a sé (1282) con Carlo I d'Angiò, quando, dopo la ribellione della Sicilia agli Angioini (rivolta dei Vespri, 1282), l'isola passò agli Aragonesi spezzando l'unità tra la Sicilia ...
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Secondogenito (n. verso il 1264 - m. Barcellona 1327) di Pietro III il Grande e di Costanza, figlia di re Manfredi diSicilia, dopo la rivoluzione del Vespro si recò in Sicilia, di cui fu proclamato re [...] di Catalogna-Aragona. Nel 1295, concludendo tutta una linea politica di ravvicinamento alla Francia e di riconciliazione col papato, rinunciò alla Siciliadi Caltabellotta, che lasciava l'isola a Federico (1302). G., che continuò la sua politica di ...
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Istituto sorto storicamente dal privilegio, basato su una bolla di Urbano II del 1098, per cui i re diSicilia si ritennero legati nati del pontefice e pretesero con ciò che tutta la materia ecclesiastica [...] dell’isola fosse di loro competenza esclusiva. I re aragonesi e gli Spagnoli giunsero a sostenere che nessun atto della Santa del giudice della monarchia sicula, abolì ogni diritto di appellarsi a Roma contro le decisioni dei tribunali ecclesiastici ...
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inizio del 1°. Molto discusso è ancora il centro di origine della sua industria: C. Blinkenberg e J.J. Forbes pensavano al paese degli Ittiti, mentre O. Montelius riteneva che fosse l’isoladi Creta. [...] si è sviluppata prima che nell’Europa centrale e con forme originali e indipendenti. In Sicilia, l’Età del Ferro corrisponde alla quarta fase di Pantalica (➔ Cassibile). Nell’Italia meridionale tirrenica si sviluppa la cultura delle tombe a fossa ...
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Stato sorto (1816) dall'unificazione dei regni di Napoli e diSicilia (che restaurava l'autorità borbonica su tutta l'Italia merid.) e durato fino al 1860.
I moti antiborbonici
Nel 1820 il Regno si sollevò [...] il lealismo degli ambienti illuminati anche a causa di un'amministrazione immobilista, che non accolse le istanze antiborbonica in Sicilia. I Mille, vittoriosi contro le truppe borboniche, occuparono Palermo, poi, liberata l'isola, passarono sul ...
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isola
ìṡola s. f. [dal lat. insŭla (che aveva anche il sign. 3), voce di origine incerta; isola è forma semidotta, di fronte alla forma ereditaria ischia che compare come toponimo]. – 1. a. Porzione di terraferma completamente circondata dalle...
isolano
iṡolano agg. [dal lat. insulanus, der. di insŭla «isola»]. – Di un’isola (e s’intende per lo più di una particolare isola): prodotti i.; la gioventù i.; riferito a persona e sostantivato, nativo o abitante dell’isola: gli i. della...