Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] tutto. Hyperion, personaggio integralmente autobiografico, trova in Diotima, personificazione di ciò che di divino sulla terra può manifestarsi, l'ispirazione per presagire e cantare una nuova età beata, pur nella dilacerazione senza prospettive del ...
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Poeta statunitense (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1882). Fu uno dei primi poeti statunitensi a scrivere su temi propri della sua terra, anche se con modalità mutuate dalla cultura europea; [...] i quali aveva costituito il "Dante club", alla traduzione della Divina Commedia.
Opere
Aveva esordito nel 1839 con un romanzo ( harbor, 1882) contengono alcune delle sue poesie migliori ispirate a un sereno ottimismo e scritte con semplicità di ...
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Letterato e patriota (San Demetrio Corone 1812 - Firenze 1873); partecipò ai moti del 1848 a Napoli e in Calabria; esule poi nelle Isole Ionie, fu nel 1849 alla difesa di Roma e nel 1860 con Garibaldi. [...] . Di ispirazione byroniana, e qua e là vigorosa, è la novella in versi Errico (1845); testimonianza di temperamento vivace sono le Poesie varie (1862-64) d'argomento filosofico e patriottico; notevole lo studio Concetto e forma della Divina Commedia ...
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WYSPIAŃSKI, Stanisław
Giovanni Maver
Poeta e pittore polacco, nato a Cracovia il 15 gennaio 1869, morto ivi il 28 novembre 1907. Temperamento artistico nativo e intenso, spinto da un impeto creativo [...] un lettore entusiasta dei grandi capolavori poetici antichi e moderni (della Divina Commedia, che legge nella versione di J. Kossak; di Shakespeare un frammento drammatico Báthory presso Pskov (1886), ispirato al quadro omonimo del Matejko. E a Parigi ...
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VAUGHAN, Henry
Mario Praz
Poeta inglese, nato a Newton St Bridget (Brecknockshire, nel Galles Meridionale, onde il nome di Silurist dato al V. dai contemporanei, dagli antichi abitanti di quella regione, [...] ; nel 1647 tornò come fellow al suo collegio di Oxford e si dedicò a speculazioni alchimistiche che egli chiamava magia divina, ispirate dagli scritti di Cornelio Agrippa; compose varie opere dove, tra molto di fantastico, si nota la stessa corrente ...
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VALAŌRÍTĒS, Aristotélēs ('Αριστοτέλης Βαλαωρίτης)
Poeta neoellenico, nato in Leucade, da famiglia epirota, il 2 agosto 1824, ivi morto il 24 luglio 1879. Fece i primi studî a Corfù; dal 1844 al 1846 frequentò [...] V. è ricca di motivi lirici e drammatici veramente ispirati e, dando nuova vita alla letteratura popolare neogreca, segnò il veneto Graziano Zorzi (1357). Il V. tradusse dalla Divina Commedia il canto del conte Ugolino. Usò a preferenza il verso ...
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VETRANI (Vetranovič), Mauro
Arturo Cronia
Poeta, nato a Ragusa di Dalmazia verso il 1482 e morto ivi o a Meleda nel 1576.
Da giovane compose versi lirici, soprattutto di carattere religioso e morale. [...] . Fra le sue opere migliori va considerato il Remeta (Eremita), poemetto d'ispirazione mistica. Interessante anche il poema allegorico Piligrin (Il pellegrino), goffa imitazione della Divina Commedia. Il V. è poeta fecondo e facondo, ma se si esclude ...
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poesia
Margherita Zizi
La musica del linguaggio
Nata prima dell’invenzione della scrittura e presente in tutte le culture di tutte le latitudini, la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle [...] o storiche di sovrani ed eroi, di un popolo o delle sue divinità. Uno degli esempi più antichi è il poema di Gilgamesh, la grande volta dal poeta seguendo il ritmo interiore della propria ispirazione.
Ciò che accomuna la grande, e spesso eterogenea, ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] . La cui poesia è chiusa nei limiti di una ben determinata ispirazione e di un tempo assai breve, quasi in un momento solo là in conche d'alabastro, dove scendono a farsi più belle le divinità.
Intanto a suon di cetre l'accolto umor si verse entro ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] dimostra che la forza fu soltanto lo strumento di un disegno divino che scelse quel popolo per il compito di ridurre tutta Summa contra Gentiles di Tommaso, dal cui titolo Dante trae ispirazione per chiamare Contra-li-erranti la terza canzone, [66]ma ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
ispirazione
ispirazióne (ant. o letter. inspirazióne; ant. anche spirazióne) s. f. [dal lat. tardo inspiratio -onis, der. di inspirare: v. ispirare]. – 1. a. Intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà...