Il primo libro della Bibbia, chiamato così nella versione dei Settanta ma detto dagli Ebrei Bĕrē’shīth, «in principio». Narra la storia delle origini del mondo, come la spiegavano gli antichi Ebrei, e [...] del popolo ebraico, inquadrato in 10 genealogie di patriarchi e di popoli. Il contenuto può essere diviso in 3 parti: le origini del genere umano (cap. 1-11), i 3 patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe-Israele, cap. 12-36), la discesa in Egitto degli ...
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(arabo as-Suwais) Città dell’Egitto (500.000 ab. nel 2006), all’estremità settentrionale del golfo omonimo, allo sbocco del Canale di S. nel Mar Rosso. Capoluogo del governatorato omonimo (17.840 km2 [...] tra i contendenti. A seguito del cessate il fuoco imposto dall’ONU e di un primo accordo tra Egitto e Israele (1974), gli Israeliani ritirarono le proprie truppe dalla riva orientale, dove furono dislocate forze dell’ONU. Il Canale fu riaperto ...
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Giordano, Attilio. – Giornalista italiano (Messina 1955 – Roma 2016). Ha iniziato la sua carriera a vent’anni come cronista per il quotidiano genovese Il Lavoro, di cui è stato anche capocronista e caporedattore. [...] locale di Genova e poi per quella torinese, di cui è stato capocronista. Dal 1993 ha lavorato per Il Venerdì, inviato in Paesi come Nigeria, Afghanistan, Israele e nei Paesi dell’ex Europa comunista. Dal 2010 è stato direttore del settimanale. ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] sino ad arrivare al conflitto aperto o addirittura al conflitto armato.
L'avvio di un dialogo diretto tra Egitto e Israele e il viaggio del presidente egiziano Anvar as-Sādāt a Gerusalemme nel novembre 1977 sono stati motivo di nuove discordie nel ...
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Scrittore israeliano (Buczacz, Polonia, 1888 - Rĕḥōvōt 1970), dal 1909 residente in Palestina. Tutta la sua attività letteraria si è svolta nel mondo ebraico di cui ha usato la lingua. Dopo aver cominciato [...] si era volto negli ultimi tempi a scrivere, in chiave di poesia e di testimonianza, delle esperienze del moderno stato di Israele. Tra i suoi romanzi: Hachnasàth kallà ("La dote della sposa", 1925), Temol shilshom ("L'altro ieri", 1945); Shirah (post ...
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Pseudonimo della scrittrice ebrea russa Rahel Bluwstein (Saratov 1890 - Degania, Palestina, 1931). Emigrò in Palestina nel 1909 e, dopo la prima guerra mondiale, si stabilì definitivamente, tranne un breve [...] esperienza pionieristica dell'autrice. Molte delle sue poesie, caratterizzate da un profondo amore per la terra d'Israele, sono divenute celebri canzoni (Kinneret "Tiberiade", 1927). Raccolte in volumi (Sāfiāḥ "Prodotto spontaneo", 1927; Mi neged "Di ...
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Yehoshua, Abrāhām B.
Maria Pia Tosti Croce
Scrittore israeliano, nato a Gerusalemme il 9 dicembre 1936. Ha frequentato l'Università ebraica di Gerusalemme ed è stato segretario generale della Federazione [...] . Ostle, London-New York 1991.
L. Hakak, Equivocal dreams. Studies in modern Hebrew literature, Hoboken (N.J.) 1993.
E. Trevisan Semi, Israele. Nuovi miti, in La rivista dei libri, 1995, 6, pp. 29-31.
B. Horn, Facing the fires. Conversations with A.B ...
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SHAMIR, Yitzhak
Guido Valabrega
Uomo politico israeliano, nato a Ruzinoy (Polonia) il 15 ottobre 1915. Il cognome originario è Yizernitzky. Dopo aver aderito a Varsavia al movimento giovanile sionista [...] 1992: nel marzo 1993, sostituito da B. Netaniahu alla guida del Likud, si ritirò dalla vita politica.
Bibl.: N. Yalin-Mor, Israel, Israel..., Parigi 1978; A. Rubinstein, Le rêve et l'histoire, ivi 1985; V. Ostrovsky, C. Hoy, By way of deception, New ...
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Le armi cui si applica la tecnologia nucleare rientrano nella nozione di armi di distruzione di massa. Al riguardo il principale pilastro del regime internazionale di non proliferazione è costituito dal [...] cinque paesi ufficialmente dotati di arsenale nucleare (USA, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina); non hanno aderito India, Pakistan, Israele, Iran e Corea del Nord, paesi ritenuti in possesso di armi atomiche o della tecnologia per realizzarle.
Il ...
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ḥasidismo (chassidismo) Nome di diversi movimenti religiosi ebraici.
Ḥasidim «pii», erano detti i difensori della tradizione in opposizione all’ellenismo, ai tempi della rivolta dei Maccabei; da essi [...] studio della Legge e neppure una prassi ascetica di vita, bastando invece servirlo con amore. Nonostante l’opposizione di razionalisti e anche di mistici, il movimento ebbe grande diffusione ed è ancora vitale, in particolare in Israele e negli USA. ...
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israeliano
agg. e s. m. (f. -a). – Del moderno Stato di Israele, costituito in Palestina nel 1948: il territorio i.; la politica i.; abitante, cittadino dello Stato di Israele.
israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...