anti-Israele
agg. inv. Che si contrappone alle scelte politiche israeliane. ◆ Ieri pomeriggio rimaneva ancora da chiarire quando e in che modo la Carta palestinese sarà espurgata di ogni riferimento [...] al 12 maggio ospiterà la Fiera del libro, sono comparse grandi scritte nere anti-Israele: «Israele assassino», «No all’Olocausto palestinese», «Israele 60 anni di genocidio palestinese». (Virginia Piccolillo, Corriere della sera, 11 febbraio 2008, p ...
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Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana [...] paesi arabi, quando circa 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie case. La guerra fu poi vinta da Israele. (Post.it, 16 ottobre 2023, Mondo) • Nel giorno in cui ricorre il 76esimo anniversario della Nakba palestinese, gli abitanti ...
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antisraelismo
(anti-israelismo), s. m. Ostilità nei confronti dello stato di Israele e della sua politica. ◆ Poiché nel mio articolo sul sondaggio avevo scritto che rispuntava l’antisemitismo, i miei [...] hanno replicato: «Cosa c’entrano gli ebrei? Noi non ce l’abbiamo con gli ebrei, ce l’abbiamo con Israele; anzi, neppure col popolo israeliano, bensì col governo Sharon». Qualcuno si è anche spinto più avanti: «Sono stufo di vedere i carri armati con ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – [...] e di essere pronto ad attuarla subito dopo l'assenso di Hamas. (Repubblica.it, 1° luglio 2010, Esteri) • "Cittadini di Israele, vi dico che Yahya Sinwar è morto. Il responsabile del massacro più grande del popolo ebraico dalla Shoah, l'arciterrorista ...
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israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei [...] in quanto discendenti di Giacobbe o Israele (chiamati perciò anche nel linguaggio biblico figli d’Israele), usato oggi spesso come sinon. di ebreo, con connotazione quasi esclusivam. religiosa. Anche come agg., con il sign. di israelitico. ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può [...] moschea di Al Aqsa». (Vincenzo Nigro, Repubblica.it, 23 maggio 2021, Esteri) • Con le sue restrizioni sulla Striscia, Israele voleva indebolire Hamas. Tuttavia, il provvedimento ha sortito l’effetto contrario: la rabbia sociale è cresciuta sempre più ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo [...] nazionale indipendente per il popolo ebraico, e praticamente esauritosi nel 1948, con la proclamazione dello Stato d’Israele. Nell’attuale pubblicistica politica, il termine è passato a indicare, con connotazione polemica, la presunta politica di ...
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equivicino
agg. Che si preoccupa di recepire e comporre con equanimità istanze contrapposte. ◆ Equivicino per vocazione (politicamente si definisce nel punto centrale di una immaginaria linea che va [...] miliziani di Hamas e auspico che il nostro esecutivo esprima i suoi sentimenti di equivicinanza al governo di Israele». Poi il governo di Israele muove i carri armati, e l’equivicinanza si oscura, non è facile essere equivicini a un esercito blindato ...
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desionizzato
p. pass. e agg. Progressivamente liberato dai condizionamenti del sionismo. ◆ Sapeva Daniel [Amit], che il problema ebraico c’era e non era tanto facilmente liquidabile. Tanto è vero - lo [...] ragioni personali che non sono solo personali». Capivano. Ritenevano solo che la questione ebraica andasse «deterritorializzata», Israele «desionizzato». L’ipotesi era la creazione di una comune patria socialista, fondata sul reciproco rispetto dei ...
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sabra
(o sabre) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. mod. ṣabbār, propr. «fico d’India, cactus»], invar. – Ebreo nato in Palestina (o in Israele dopo la costituzione dello Stato d’Israele), così definito con [...] allusione scherz. al suo carattere superficialmente rude ma nel fondo generoso e gentile ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; le alteterre centrali; la fossa tettonica...
(ebr. Yiśrā’ēl) Nome nazionale dell’insieme di tribù costituenti il popolo ebraico. La tradizione biblica lega questa denominazione al patriarca Giacobbe, il quale, a seguito della lotta sostenuta con uno sconosciuto, riceve da questo appunto...