(XIV, p. 459; App. II, I, p. 881; III, I, p. 578; IV, I, p. 730)
Superficie e confini. - Nel maggio 1991, con la caduta di Mangestù (v. storia), si è costituito in Eritrea, già parte integrante dell'E., [...] suscitato vivaci critiche nell'opinione pubblica e fra i movimenti di dissidenza armata.
Va infine menzionato l'esodo in Israele di un cospicuo numero (circa 16.000) di Falascià, antica popolazione cuscitica di credenze giudaiche. L'esodo è avvenuto ...
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G7-G8-G20.
Germano Dottori
– Dal Library Group al G8. Il G20
Sigle con cui si indicano alcuni raggruppamenti informali di governance politica ed economica internazionale. L’idea di dar vita a un consesso [...] dei prezzi petroliferi provocata dall’embargo decretato dall’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) contro gli alleati di Israele durante la guerra del Kippur (ott. 1973). La fine del sistema di Bretton Woods implicò una grande ...
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Fotografo, nato a Pietrasanta (Lucca) il 9 novembre 1935. Autodidatta, ha iniziato la carriera di fotoreporter indipendente a Londra alla fine degli anni Cinquanta; nel corso della sua attività, ha pubblicato [...] senso C. è stato testimone della guerra e spettatore del dolore umano e della pazzia in Vietnam del Nord come in Biafra, in Israele come in Cambogia e in Afghānistān. Allo stesso modo, se ha caricato di umanità i leader (il ritratto di Ho Chi Minh ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] coperte figure" lo si incontra nel capitolo XVI della Città di Dio: la vigna piantata dal patriarca rappresenta il popolo di Israele, mentre il vino che se ne produce rimanda all'Incarnazione di Cristo e l'ebbrezza di Noè alla Passione. Ma, più ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] cittadina alla quale si attribuisce un alto valore simbolico oltre che pratico. Città di asilo e "levitiche" sono attestate anche in Israele (alla metà del I millennio a.C.). Così verso il termine della sua parabola, la città antico-orientale, con le ...
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Annalisa Perteghella
Dopo un processo negoziale contrassegnato da alti e bassi e protrattosi per dodici anni, nel luglio 2015 Iran e P5+1 hanno raggiunto un accordo sul programma nucleare di Teheran. [...] delle relazioni di Teheran con paesi verso i quali sono ancora forti diffidenza e ostilità, vale a dire Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita. Nel caso degli Stati Uniti, però, il processo di confidence-building inaugurato dal negoziato nucleare può ...
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al-Qa'ida
al-Qā‛ida. - Organizzazione terrorista fondata sul finire degli anni Ottanta del 20° sec. dal miliardario saudita Osama bin Laden (Usāma ibn Lādin). La sua matrice è quella del fondamentalismo [...] occidentali, in particolare gli Stati Uniti, massima potenza della 'empia' civiltà occidentale, materialistica e senza Dio, ma anche Israele e i governi di molti paesi dell'area musulmana, accusati di aver svenduto l'identità culturale e religiosa ...
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Likud
(ebr. «consolidamento») Il principale partito israeliano di centrodestra, fondato nel 1973 da M. Begin. Vincitore delle elezioni del 1977, rompendo l’ininterrotta egemonia dei partiti di sinistra [...] negli ex . Su tale posizione è avvenuta la scissione che, nel 2005, ha condotto A. Sharon a fondare il partito Kadima, sostenitore del disimpegno unilaterale da Gaza. Dal 2005 leader del L. è B. Netanyahu, più volte primo ministro di Israele. ...
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Uomo politico e generale iracheno (Tikrit, Baghdād, 1914 - Baghdād 1982). Partecipò alla rivoluzione del febbraio 1963 che abbatté Qāsim e portò il Ba῾th al potere, divenendo primo ministro e membro del [...] caratterizzata dalla durezza della repressione contro gli oppositori interni e dalla partecipazione allo schieramento arabo intransigente contro Israele. Nel luglio 1979 veniva destituito da S. Ḥusain, vicepresidente del RCC, che ne prendeva il posto ...
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Scrittore e giornalista arabo palestinese (Ḥaifa 1922 - Nazareth 1996). Nel 1943 fu tra i fondatori della Lega di liberazione nazionale; fino al 1972 deputato alla Knesset, poi abbandonò la politica attiva [...] fī ikhtifā' Sa‛īd ibn an-Naḥs al-Mutashā'il ("Le straordinarie avventure di Said ibn an-Naḥs, il Pessottimista", 1974) e il romanzo dal provocatorio titolo Ukhṭiyya ("Peccatuccio", 1985). Ḥ. vinse il Premio Israele per la letteratura nel 1992. ...
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israeliano
agg. e s. m. (f. -a). – Del moderno Stato di Israele, costituito in Palestina nel 1948: il territorio i.; la politica i.; abitante, cittadino dello Stato di Israele.
israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...