Vittorio Emanuele Parsi
La rivoluzione siriana scuote il Medio Oriente
Soprattutto dopo l’invasione dell’Iraq di Saddam Hussein, la Siria ha accentuato il suo ruolo di paese perno del Levante: il più [...] arginabili, e lo stesso perdurare dell’instabilità interna alla Siria eleva drammaticamente i rischi del riaccendersi del conflitto arabo-israeliano e dell’avvio di un’ennesima guerra civile in Libano. La Siria non è nuova a clamorosi tentativi di ...
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SHOAH
Anna Foa
I nomi. - Negli anni tra il 1939 e il 1945, nel corso della guerra scatenata da A. Hitler per conquistare l'Europa, il nazismo sterminò tra i cinque e i sei milioni di ebrei, due terzi [...] memoria, che si è realizzato con tempi e modalità simili in Italia e in Francia, ma che ha conosciuto anche in Israele ritmi analoghi di oblio e memoria, si è avvalso non poco anche dei momenti processuali, e in particolare del processo Eichmann ...
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Esponente sionista e uomo politico israeliano (Poltava 1884 - Gerusalemme 1963). Tra i fondatori in Ucraina dell'organizzazione socialdemocratica sionista Poalé Zion, nel 1907 si trasferì in Palestina. [...] , partecipando negli anni successivi alla costituzione dell'Histadrut (Federazione generale dei lavoratori d'Israele, 1920) e del Mapai (Partito laburista israeliano, 1930). Presidente dal 1931 al 1948 del Consiglio nazionale ebraico, che durante il ...
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ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl
Guido Valabrega
(App. III, I, p. 819; IV, II, p. 140)
Dalla fine degli anni Settanta la politica di Ḥ. non ha perso di vista l'obiettivo del recupero dei territori occupati. Per questo, [...] con l'OLP un'intesa che, delineando una congiunta azione diplomatica giordanopalestinese, potesse più efficacemente operare nel negoziato con Israele. Fu un disegno non facile, che portò Ḥ. a viaggi in URSS e in Europa occidentale, oltre che negli ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] oggi una reazione antisemita di nuovo crescente. Ciò ancor prima dei torti verso i palestinesi e delle ragioni di esistere di Israele, ma per il fatto stesso di percepire l’ebraismo in quanto tale come entità politica. Cosa che un tempo non era ...
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Re di Damasco (2a metà 9º sec. a. C.). Secondo la Bibbia, Dio ordinò a Elia di ungerlo re e il profeta Eliseo, venuto a Damasco, gli predisse che avrebbe regnato; A. il giorno dopo uccise il re Benadad. [...] Combatté varie volte contro i regni d'Israele e Giuda, togliendo al primo terre di là dal Giordano e ottenendo dal secondo un tributo. Fu sconfitto dal re Salmanassar d'Assiria nell'842 a. C. e una seconda volta tre anni dopo. ...
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Re di Giuda; successe al padre Ioas, verso l'800 a. C.; lodato nella Bibbia per il suo spirito religioso e la sua moderazione, durante i suoi 29 anni di regno sostenne una guerra vittoriosa contro gli [...] Edomiti ribelli, ma fu sconfitto poi da Ioas, re di Israele, che egli imbaldanzito dal primo successo aveva provocato. Prigioniero del vincitore, fu tuttavia lasciato sul trono: pochi anni dopo però fu ucciso in una congiura. ...
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Città della Giordania (2.064.582 ab. nel 2017), capitale del regno e capoluogo dell’omonimo governatorato. Dal 1947, quando contava 90.000 abitanti, ha conosciuto un fortissimo incremento di popolazione, [...] soprattutto per il massiccio afflusso di profughi verificatosi dopo la costituzione dello Stato di Israele e dopo la guerra del giugno 1967. È il massimo centro industriale e commerciale del paese, con impianti tessili e alimentari, cementifici, ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] a lasciare l’I., paralizzato da scioperi e manifestazioni, mentre l’esercito (il più potente del Medio Oriente, dopo Israele), si disgregava. Khomeinī, tornato in patria, assunse la direzione del paese.
Il 1° aprile 1979 fu proclamata la Repubblica ...
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Località del Maryland, residenza estiva del presidente degli Stati Uniti.
È stata sede (1978) delle trattative tra il presidente egiziano A. Sadat e il primo ministro israeliano M. Begin, svolte sotto [...] gli auspici del presidente J. Carter, per la definizione degli accordi preliminari del trattato di pace tra Egitto e Israele firmato a Washington il 26 marzo 1979. ...
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israeliano
agg. e s. m. (f. -a). – Del moderno Stato di Israele, costituito in Palestina nel 1948: il territorio i.; la politica i.; abitante, cittadino dello Stato di Israele.
israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...