Sabra e Shatila, strage di
Massacro avvenuto negli omonimi campi-profughi palestinesi in Libano (16-18 sett. 1982), nei pressi di Beirut, durante l’invasione israeliana del Libano (1982). Mentre le truppe [...] , il nuovo presidente B. Giumayyil fu ucciso (14 sett.); per ritorsione le truppe cristiane falangiste, all’epoca alleate di Israele, entrarono nei campi di S. e S. e uccisero un numero imprecisato di abitanti (le cifre oscillano da poche centinaia ...
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Yassin, Sheikh Ahmed
Leader nazionalista palestinese (al-Jura, Ascalona, 1937-Gaza 2004). Fondatore dell’organizzazione politico-militare Hamas. Invalido in seguito a un incidente d’infanzia, Y. divenne [...] musulmani, fondò Hamas nel 1987, durante la prima ; come capo dell’organizzazione, si oppose ai negoziati con Israele in nome dell’indivisibilità del suolo palestinese. Sospettato di essere il diretto ispiratore di numerosi attentati terroristici, Y ...
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GUERRA DEL GOLFO
Guido Valabrega
Alberto Mondini
Gli antecedenti più immediati della crisi che portò nel gennaio 1991 alla guerra tra la Repubblica irachena da un lato, e gli Stati Uniti e i loro alleati [...] : si può solo presumere, in linea generale, che l'῾Irāq, puntando a un ampliamento del conflitto con il coinvolgimento d'Israele e di altri stati arabi, pensasse di riuscire a evitare una catastrofe (non si sarebbe, cioè, potuta isolare la questione ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] , vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande". Ancora oggi per gli Ebrei la terra d'Israele ha un valore religioso, e non solo politico: il ritorno nella terra dei padri significa che si stanno realizzando almeno in ...
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Ibn Sa'ud, Faisal ibn 'Abd al-'Aziz
Ibn Sa‛ud, Faisal ibn ‛Abd al-‛Aziz
Re dell’Arabia Saudita (Riyad 1904-ivi 1975). Figlio di ‛Abd al-‛Aziz, fondatore dello Stato, I.S., che regnò dal 1964, contribuì [...] a modernizzare il regno, delineando inoltre i tratti principali della politica estera saudita, dal panislamismo all’opposizione a Israele, per la quale I.S. fu artefice dell’embargo petrolifero del cartello OPEC del 1973. Morì assassinato da un ...
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Re di Giuda dal 742 al 735 a. C., figlio e successore di Ozia, che già in vita lo associò nel governo. All'interno condusse una politica favorevole allo yahwismo. Si segnalò per la costruzione di una porta [...] nel tempio di Gerusalemme, nonché di città e fortezze. All'esterno vide ldella coalizione contro Giuda dei regni di Siria e d'Israele, destinata a svilupparsi al tempo del suo successore Acaz. ...
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PERES, Shimon
Guido Valabrega
Uomo politico israeliano, nato a Vishneva (Polonia, oggi Bielorussia) nel 1923. Il suo cognome originario è Persky. Emigrato nel 1934 in Palestina, entrò nelle file della [...] sioniste clandestine, lo inviò nel 1947-48 negli Stati Uniti con il compito di reperire armi. Con la fondazione di Israele, P. entrò a far parte del ministero della Difesa divenendone nel 1953 direttore generale, sempre nell'ombra di Ben Gurion ...
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Merenptah
Faraone egizio della XIX dinastia (1213-1203 a.C.). Figlio e successore di Ramses II, è noto per aver respinto libici e «popoli del mare» che avevano tentato con la forza di insediarsi nel [...] Delta egiziano. Nella «stele della vittoria», che celebrava le campagne militari di M. in Palestina, tra le tribù sconfitte è per la prima volta menzionato Israele. ...
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Organizzazione dei Paesi arabi il cui nome ufficiale è Lega degli Stati arabi (Jāmi‘at al-Duwal al-‘Arabiyya). Fu costituita al Cairo nel marzo 1945 da Egitto, Arabia Saudita, Transgiordania (poi Giordania), [...] fronte opposto quelli vicini alle posizioni del presidente siriano Bashar al Assad che chiamava il mondo arabo alla rottura diplomatica con Israele e a sostenere la lotta di Gaza, come dichiarò nel vertice di Doha del gennaio 2009 che riuniva i 13 ...
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Uomo politico egiziano (Talā, el-Menūfiyya, 1918 - Il Cairo 1981). Legato a Nasser fin dagli anni dell'Accademia militare (1936-38), fu imprigionato a due riprese per la sua attività antibritannica (1942-44 [...] ) e alla rottura delle relazioni diplomatiche con quasi tutti i paesi arabi. Nel 1978 gli fu assegnato, insieme al primo ministro israeliano M. Begin, il premio Nobel per la pace. Assunta dal maggio 1980 anche la carica di primo ministro, S. cercò di ...
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israeliano
agg. e s. m. (f. -a). – Del moderno Stato di Israele, costituito in Palestina nel 1948: il territorio i.; la politica i.; abitante, cittadino dello Stato di Israele.
israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...