Husni al-Za'im
Husni al-Za’im
Militare e politico siriano (n. 1897-m. 1949). Di etnia curda, ufficiale ottomano, diresse l’esercito siriano nella prima guerra arabo-israeliana (1948). Dopo la sconfitta, [...] Stato, forse con il sostegno occidentale, dopo il quale cercò d’imporre riforme laiche alla Siria e di giungere a un accordo con Israele. Il dissenso creato dalle sue politiche condusse al contro-colpo di al-Shishakli, dopo il quale fu giustiziato. ...
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Sigla di Organizzazione per la Liberazione della Palestina, nata nel 1964, per iniziativa della Lega araba, come espressione politico-militare della resistenza palestinese. Presieduta fino al 1967 da A. [...] Stato di Palestina nel 1988, l’avvio dei negoziati arabo-israeliani nel 1991 e il riconoscimento reciproco tra OLP e Israele nel 1993. Nella seconda metà degli anni 1990, con l’istituzione dell’Autorità nazionale palestinese, l’OLP andò perdendo il ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...]
4 Cfr. G. Volli, Il Beato Lorenzino da Marostica presunta vittima d’un omicidio rituale, «La Rassegna mensile di Israel», Roma 1968, che ancora denunciava la persistenza del culto a quella data.
5 Ha sottolineato le «origini cattoliche» della teoria ...
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Agenzia ebraica
Organizzazione sionista presente in Palestina durante il periodo del mandato britannico. Riconosciuta ufficialmente nel 1929, l’A.e. aveva come scopo principale quello di favorire l’immigrazione [...] e l’insediamento degli ebrei anche attraverso l’acquisto di terre dagli arabi, ma nel corso del tempo divenne un vero e proprio organo di governo della comunità ebraica in Palestina fino alla fondazione dello stato di Israele nel 1948. ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] sino ad arrivare al conflitto aperto o addirittura al conflitto armato.
L'avvio di un dialogo diretto tra Egitto e Israele e il viaggio del presidente egiziano Anvar as-Sādāt a Gerusalemme nel novembre 1977 sono stati motivo di nuove discordie nel ...
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SHAMIR, Yitzhak
Guido Valabrega
Uomo politico israeliano, nato a Ruzinoy (Polonia) il 15 ottobre 1915. Il cognome originario è Yizernitzky. Dopo aver aderito a Varsavia al movimento giovanile sionista [...] 1992: nel marzo 1993, sostituito da B. Netaniahu alla guida del Likud, si ritirò dalla vita politica.
Bibl.: N. Yalin-Mor, Israel, Israel..., Parigi 1978; A. Rubinstein, Le rêve et l'histoire, ivi 1985; V. Ostrovsky, C. Hoy, By way of deception, New ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] , si sovrappone, alla fine degli anni 1970, la profonda rottura determinata nel fronte arabo dalla pace separata fra Egitto e Israele (1979). La sospensione dalla Lega Araba dell’Egitto (fino al 1989), cioè del paese che, con Nasser, aveva assunto un ...
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Rabin, Yitzahak
Generale e politico israeliano (Gerusalemme 1922-Tel Aviv 1995). Nato in una famiglia di immigrati di origine russa, si diplomò presso la Scuola agraria di Kaduri a Kfar Tabor nel 1940. [...] tornando alla guida del governo
1993
Firma con Y. ‛Arafat, una Dichiarazione di principi che implica il riconoscimento reciproco fra OLP e Israele
1994
Ottiene insieme ad ‛Arafat e a Peres il premio Nobel per la pace
1995
Viene ucciso a Tel Aviv ...
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La Carta costitutiva dell’Organizzazione delle Nazioni Unite fu firmata a San Francisco il 26 giugno del 1945. Scopo della nuova organizzazione sovranazionale, come recitava il preambolo della Carta, era [...] Golan l’UNDOF le cui forze vigilano nella fascia di sicurezza creata per impedire lo scoppio di nuovi conflitti tra Israele e la Siria. Infine l’UNIFIL creata originariamente nel marzo 1978 per vigilare sul ritiro delle truppe israeliane dal Libano ...
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Durante la seconda Guerra mondiale, fornì soccorsi alla Gran Bretagna in Palestina e nell'‛Irāq, ma insistette perché terminasse il mandato britannico sulla Transgiordania; terminato il quale (22 marzo [...] Siria e della Palestina, circa la quale è uno dei più tenaci avversarî della spartizione e della creazione dello Stato d'Israele; è certo uno dei membri più autorevoli della lega araba (v. araba, lega; palestina; transgiordania, in questa App.). ...
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israeliano
agg. e s. m. (f. -a). – Del moderno Stato di Israele, costituito in Palestina nel 1948: il territorio i.; la politica i.; abitante, cittadino dello Stato di Israele.
israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...