Giurista e uomo di stato (Castel Baronia, Ariano, 1817 - Roma 1888). Membro del parlamento di Napoli (1848), dopo la repressione borbonica si rifugiò a Torino, dove ebbe la prima cattedra di diritto internazionale. Deputato [...] nell'univ. di Roma, fu nominato (1873) presidente dell'Istituto di diritto internazionale con sede a Ginevra e nel 1875 socio Austria e dei Borbone e fornì la base dottrinaria giuridico-politica al Risorgimento. Svolse in monografie, lezioni, ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] (18-46 anni); i seniores (47-60) potevano essere arruolati per i s. territoriali. Complicate e protette da numerosi istitutigiuridici erano le operazioni di leva; in caso di improvvisa necessità i magistrati potevano fare la leva senza l’osservanza ...
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Diritto
S. del contribuente Legge ordinaria (l. 212/2000) le cui disposizioni esprimono i principi generali dell’ordinamento tributario, riconducibili agli art. 3, 23, 53 e 97 Cost., che dovrebbero essere [...] che l’obbligazione tributaria possa essere disciplinata da istituti di derivazione civilistica come la compensazione e l’accollo hanno interpretato come rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico.
Lo s. regionale dopo la l. cost. n ...
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Diritto
Diritto civile
Diritto reale di contenuto limitato, che grava su un fondo (detto servente) per l’utilità di un altro fondo (detto dominante) (art. 1027 c.c.: «peso imposto sopra un fondo»). Nella [...] s. pubbliche e demaniali, in quanto partecipano del regime giuridico del demanio pubblico. Perché ciò si verifichi, è necessario Tra le situazioni che la dottrina ha ricondotto all’istituto della s. internazionale figurano: il diritto di passaggio ...
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Araldica
Parte dello scudo (➔ pezze).
Diritto
C. dello Stato Organo generalmente monocratico (re o presidente, a seconda che si tratti di c. monarchico o repubblicano), che ha la funzione peculiare di [...] e le sue attribuzioni varino a seconda del contesto giuridico-costituzionale in cui si trova ad agire, a seconda attuale l’esigenza della trasformazione del ruolo dei c. d’istituto e la scelta di attribuire loro la qualifica di dirigenti scolastici ...
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Giurista e uomo politico italiano (Torino 1856 - Roma 1933), figlio di Antonio (1817-1877); prof. di diritto romano a Camerino (1879), Siena (1881), Roma (1884-1931); socio naz. (1918) e presidente (1926-32 [...] fondatore e segretario perpetuo dell'Istituto di diritto romano, promotore e presidente dell'Istituto internazionale per l'unificazione approdare ad un generale rinnovamento della scienza giuridica italiana. Molti suoi studî hanno determinato nuovi ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] origini risalgono alla polis greca per giungere fino alla cultura giuridica ottocentesca europea e di lingua tedesca - che si colloca in Dizionario Biografico degli Italiani, 12° vol., Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1970, ad vocem.
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] sudditi, i quali sono esclusi dalla creazione dell'ordinamento giuridico). Perciò il minor numero possibile di cittadini dev' di sostegno agli indigenti, agli sfortunati, agli invalidi, agli istituti sanitari ecc., e anzi afferma che "non c'è ragione ...
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SINDACALISMO (XXXI, p. 830; App. II, 11, p. 831)
Alfredo GRADILONE
Il quadro che presenta il movimento sindacale negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale è, per molti aspetti, [...] in altri il punto-chiave di una discussione politica e giuridica non ancora giunta a maturazione e soluzioni conclusive. Così del 1947 e del 1953, coi quali all'istituto, sono state riconosciute più larghe competenze e attribuzioni in ...
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VANONI, Ezio
Sergio STEVE
Studioso di finanza pubblica e uomo politico, nato a Morbegno il 3 agosto 1903, morto a Roma il 16 febbraio 1956. Si laureò in giurisprudenza (1925) all'università di Pavia [...] ne è un necessario presupposto. Il dovere morale e giuridico di sopportare il tributo deriva dal fatto che questo attua unità del diritto e il valore per il diritto tributario degli istituti degli altri campi (ibidem, 1941); il corso Elementi di ...
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istituto
(ant. instituto) s. m. [dal lat. institutum (der. di instituĕre: v. istituire), propr. «ciò che è stato stabilito», e in partic. «proposito, scopo», «norma, principio, ordinamento della vita privata o pubblica derivato dai costumi,...
mandato s. m. [dal lat. mandatum, der. di mandare «affidare»]. – 1. a. In genere, ordine (o direttiva, istruzione) di eseguire qualcosa: impartire un m., ricevere un m.; agire contro il m. ricevuto; rechi il m. di Belzebù? (Leopardi). b. Commissione;...