Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] l’Istituto di psicologia del Consiglio nazionale delle ricerche (oggi Istituto di scienze e da entrambe le mani;
c) l’orientamento sia del palmo e in tal modo la lingua dei segni è stata riconosciuta come lingua minoritaria.
Bibliografia
E.S. Klima, U ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] »), sia, a sud-est, come anticipazione delle condizioni mediane (a Sant’Oreste [u ˈraginu] «il ramarro»);
(c) lo sviluppo di -rj- a [-r-], anziché a [-j-]: a Montefiascone [i mːaʃeˈlːaro] «il macellaio», a Cerveteri [il feˈrːaro] «il fabbro»;
(d ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] ➔ Scuola poetica siciliana non c’è sostituzione del latino con il ĕe ŏ per effetto di -ī e -ŭ finali in ciento, Campituoglio, puopolo, uomini, puoi; il mancato innalzamento di /e tra la norma scritta nazionale, l’italiano, e la lingua parlata locale, ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] l’Umbria e le Marche erano le sole regioni dell’Italia centrale dove si registrava «un uso del dialetto in famiglia superiore alla media nazionale (rispettivamente 56,1% nelle Marche e 52,6% in Umbria)» (media nazionale 48,5%). Ma c’è . Istituto di ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] in dialetto che in italiano” (secondo la terminologia dell’istituto Doxa), categoria che ha avuto un incremento, appunto, del 10% circa (ivi).
Secondo l’Istat, poi, a livello nazionale, fra il 2000 e il 2006 vi sono stati soltanto assestamenti minimi ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] 1943;R. M. Ruggieri, G. B. el'Istituto di Filologia romanza, in Cultura neolatina, II (1942), pp. 131-136. Commemorazioni: di E. P. Vicini e T. Sorbelli, in Studi e documenti d. Deputaz. di storia patria per l'Emilia e la Romagna, sez. di Modena, n ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] suscitare le prime riserve puriste, avanzate dal nazionalismo giacobino e poi fatte proprie dagli stessi governi filonapoleonici: Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere e arti.
Lorenzetti, Luca (1998), Italienisch und Romanisch. L’italiano e le ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] e di usare «sempre l’italiano finito, o, come dicesi comunemente, il toscano», e puntualizzando quanto alla pronuncia: «Il c si pronunzi ce, ci, non ze, zi, come fassi in più luoghi; l’u nelle lingue nazionali, in e Antonio Piazza, Milano, Istituto ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] delle velari latine ce g davanti ad a. Il fodom è infatti probabilmente l’unica parlata neolatina che conserva sia il tratto velare (sonorizzato) sia quello laterale nell’evoluzione del nesso latino -cl- in posizione intervocalica:
(1) ŏc(ŭ)lu(m ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] identità nazionale, a e dell’Istituto di Lingua e Letteratura albanese di Palermo. Dal 1974, ll’ausiliare kam «avere» caratterizza i costrutti transitivi, intransitivi (5) a. e b., e medio-riflessivi (5) c., dove si combina con il clitico riflessivo u ...
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sigla
s. f. [dal lat. tardo sigla -orum, neutro plur., «abbreviature», prob. der. di singŭla (littera) «abbreviazione»]. – 1. a. La lettera o le lettere iniziali del nome di persone, ditte ed enti, associazioni e partiti, e di denominazioni...