In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] concepire l’e. come una teoria che risponde a questioni pubbliche, legate alla tematica della giustizia o dell’accettabilità delle istituzioni politiche da un punto di vista morale. L’opera che ha inaugurato questa fase è A theory of justice (1971 ...
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Rivestimento della mano, la cui forma segue la conformazione anatomica della mano stessa, di materiale diverso a seconda dell’uso. In particolare, accessorio dell’abbigliamento maschile e femminile che [...] popolazioni barbariche dell’Europa centrale e settentrionale, il g. si diffuse a partire dall’Alto Medioevo. Nelle istituzioni giuridiche primitive dei popoli germanici, serviva a esprimere la garanzia e la difesa della cosa. Nell’istituto feudale ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] dal secolo precedente dovevano essere smantellate. A volte l'oggetto dell'attacco era 'il potere': le procedure, le istituzioni e l'apparato attraverso cui si esercitava ufficialmente il controllo sociale. Per esempio:
a) contro il controllo della ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] i templi di Iside e di Serapide, così come avveniva in Grecia e a Roma nei templi di Esculapio (asclepiei). Istituzioni analoghe della Roma imperiale erano i valetudinaria, nei quali le grandi famiglie patrizie ricoveravano i propri liberti e gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] di Carlo Livi (1823-1877) e in particolare di Augusto Tamburini (1848-1919), San Lazzaro divenne il modello di un’istituzione manicomiale concepita non solo come luogo di cura e custodia dei pazienti, ma come opportunità di formazione per i giovani ...
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GRIMELLI, Geminiano
Alessandro Porro
Da Prospero, medico condotto, e da Giulia Carletti nacque il 31 genn. 1802 a Carpi, presso Modena, ove compì i primi studi. Trasferitosi poi nel capoluogo, vi frequentò [...] natia Carpi dapprima come medico condotto, poi come direttore nel locale nosocomio. Nel 1829 ottenne l'incarico di istituzioni patologiche nell'Università modenese, disciplina di cui divenne titolare, succedendo ad A. Bazzani. Coinvolto nei moti del ...
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PANZERI, Pietro
Alessandro Porro
– Nacque a Sormano, nei pressi di Erba, in Vallassina (provincia di Como), il 27 novembre 1849, da Angelo, di origini lecchesi e da Margherita Bolzani, originaria di [...] non solo medico-chirurgica e riabilitativa, ma anche pedagogica e sociale, secondo un modello che fu esempio per consimili istituzioni nazionali e internazionali. In questo lasso di tempo, oltre all’attività ospedaliera e alla pratica privata, fu tra ...
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Bufalini, Maurizio
Medico (Cesena 1787 - Firenze 1875). Fu professore di Clinica medica prima all’università di Bologna poi di Firenze. Strenuo avversario delle teorie vitalistiche, pose a fondamento [...] teoria della vita (1813), Fondamenti di patologia analitica (1819), Sulla nuova dottrina medica italiana (1832) e Istituzioni di patologia analitica (1863). Nel 1848 venne nominato senatore nella Toscana costituzionale e, all’indomani dell’annessione ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] clinica si configura in forme moderne negli ospedali parigini; il periodo rivoluzionario, dopo l'abolizione di tutte le istituzioni dell'Ancien Régime, vede il costituirsi di nuove scuole di medicina e lo sviluppo sistematico delle migliori pratiche ...
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CORSINI, Andrea Ferdinando
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque a Firenze il 15 aprile del 1875 da Egidio e da Creusa Giuseppina Rossi; dopo gli studi secondari s'iscrisse alla facoltà [...] s.).
Tra i suoi lavori di questi anni si segnalano il volumetto La "Moria" del 1464 in Toscana e l'istituzione dei primi lazzaretti in Firenze e Pisa (Firenze 1911), che costituisce una storia documentata della pestilenza diffusasi in quell'anno in ...
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istituendo
istitüèndo (o institüèndo) agg. [dal lat. instituendus, gerundivo di instituĕre «istituire»]. – Che dev’essere istituito, che sta per essere istituito: raccogliere fondi per l’i. biblioteca.
istituire
istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio a cose di pubblica utilità, o comunque...