Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] sulla sua formazione. Nell'autunno del 1786, il viaggio in Italia si configura quasi come una fuga e segna un passaggio decisivo per prima parte (Faust. Der Tragödie erster Teil), dopo un lavoro frazionato lungo l'arco di un decennio. Per il poeta, ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] propriamente narrative, iniziato intorno al 1784 e al quale M. lavorò a più riprese fino agli ultimi giorni della sua vita. di Udine (1797), in cui vorrebbe salutare Napoleone liberatore d'Italia; l'inno cantato al teatro della Scala di Milano il ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] di Rime. Oltre che alla poesia, il C. lavorò assiduamente in questi anni a pubblicare testi per la collezione poesie di aspre invettive politico-morali contro la "vigliaccheria" dell'Italia nuova, che avrebbe, secondo il C., rinnegato la tradizione ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] scrittore e pubblicista; si trasferì poi a Milano (1824-27), dove lavorò per l'editore Stella, si legò di devota amicizia ad A. in Corsica; di qui, beneficiando di un'amnistia, rientrò in Italia (1839), fece ritorno a Sebenico e si stabilì per un ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] Lovanio, quindi (1505) in Inghilterra di nuovo. Nel 1506 viene in Italia, e vi rimane tre anni. La laurea in teologia a Torino, , S. Forteguerri, B. Rucellai e molti altri, insieme al lavoro umanistico, lo studio del greco con G. Lascaris e M. Musuro ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] .
Vita
Fece gli studi a Firenze; nel 1923 si recò a Londra con una borsa di studio e lavorò nel British Museum; dal 1924 al 1932 prof. di italiano all'università di Liverpool e dal 1932 al 1934 in quella di Manchester; dal 1934 al 1966 professore di ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] tutta l'immediatezza dell'espressione naturale, nonostante il lunghissimo lavoro a cui, con senso critico molto sottile, P. vita, alla composizione di un vasto poema sulla storia d'Italia (Storia nostra), dalla fondazione di Roma all'unità, che però ...
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Scrittore marocchino di lingua francese (n. Fès 1944). Nei suoi romanzi contamina, attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna [...] psichiatria sociale sulle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati nordafricani in Francia, poi rielaborata nel Con E. Volterrani, suo traduttore italiano, ha pubblicato la raccolta di racconti ambientati nel Sud d'Italia Dove lo Stato non c'è ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] trovò a Modena le condizioni di tranquillità necessarie al suo lavoro. Da allora la sua vita si svolse tra un'esemplare attività l'erudito p. B. Bacchini, nei suoi Annali della storia d'Italia (12 voll., 1744-49) tentò, sia pure su base annalistica e ...
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Scrittore italiano (Bologna 1916 - Roma 2000); visse a Ferrara fino al 1943, e si trasferì poi a Roma, dove fu redattore della rivista di letteratura internazionale Botteghe oscure (1948-60); dal 1958 [...] vicepresidente della RAI (1964-66) e presidente dell'associazione Italia Nostra (1966-80). Gran parte della sua narrativa è volta Ferrara, a cura di C. Spina, in cui è raccolto il lavoro narrativo dello scrittore da Dentro le mura a Odore del fieno; ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...