Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] successo del romanzo Il bell'Antonio (1950), riprese il suo lavoro per il cinema, legandosi a una grande generazione di sceneggiatori e B. va ricordato il capolavoro di Rossellini, Viaggio in Italia, uscito nel 1954, anno della morte dello scrittore. ...
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ARDIZZONE, Girolamo
Viola Angelini
Nacque a Palermo il 17 genn. 1824; compiuti gli studi nel collegio dei gesuiti e all'università, iniziò un'ntensa attività giornalistica. Fu anche operoso letterato: [...] , riecheggianti temi dell'Ottocento romantico, che ebbero una certa risonanza in Italia e all'estero.
Morì a Palermo il 30 maggio 1893.
Nel dal punto di vista culturale e politico.
Il primo lavoro letterario dell'A., pubblicato a Palermo nel 1839, ...
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Cendrars, Blaise
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Frédéric-Louis Sauser Hall, poeta e scrittore svizzero, di madre scozzese, nato a La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, il 1° settembre 1887 e morto a Parigi [...] andò in Cina, in Persia, in Russia, poi in Italia e nelle Americhe. Allo scoppio della Prima guerra mondiale si ; La rosa sulle rotaie) e nel 1930, sempre per Gance, lavorò alla sceneggiatura di Fin du monde, riprendendo quel romanzo di odio e ...
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Carcano, Giulio
Scrittore (Milano 1812 - Lesa, Novara, 1884). Cominciò la sua carriera letteraria con una novella storica in ottave, Ida della Torre (1834), e ottenne ampia notorietà con il romanzo Angiola [...] Nel 1850 tornò a Milano. Nel nascente Regno d’Italia ebbe incarichi importanti nel settore dell’educazione pubblica: sciolti, liriche, prose storiche, alcune tragedie e una traduzione del teatro di Shakespeare, alla quale lavorò circa quarant’anni. ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Vinchio 1912 - Milano 1984). La cifra della sua scrittura è un autobiografismo che attraverso la rievocazione di personali accadimenti mira a far luce sulle difficoltà [...] e ideologica che raccontò poi in Il voltagabbana (1963). Nel dopoguerra lavorò all'Unità, in qualità di redattore-capo (1945), poi a Milano come direttore dell'edizione per l'Italia settentrionale (1946-58). Nel 1958, e poi nelle due successive ...
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Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione [...] scrittori inglesi e americani. Negli anni successivi svolse un intenso lavoro in questo campo traducendo, tra l'altro, opere di si era fatto traduttore e introduttore (con Vittorini) in Italia, ha però profonde radici in quel suo amore di piemontese ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] e la poesia popolare: canti di amore, di lavoro e militari, lodi funebri. Notevole importanza nella letteratura delle vetus, all’interno della quale si è distinta l’Afra e l’Itala), e alcuni atti dei martiri (Acta martyrum Scilitanorum, resoconto di ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] i fogli della terza erano in tipografia, lavorò incessantemente, pazientissimamente a quella, che chiamò "l fece bene a scartare il compendio lunghissimo ed insipido della storia d'Italia, che aveva destinato al canto XXXIV. Il frammento, che va ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e con funzione periodizzante, il termine R. è entrato nell’uso italiano piuttosto tardi (nel 16° sec. si incontra, se mai, Rinascita
Fin dalle origini il recupero dell’antico e il lavoro critico che l’accompagnò furono considerati non fini a sé ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] piuttosto che nella legislazione o nell’autorità dello Stato. In Italia la disciplina nacque con La filosofia del diritto e la sociologia » (History of economic analysis, 1954).
S. industriale e del lavoro
Alla fine del 19° sec. e all’inizio del 20° ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...