Azione che tende a influire sull’opinione pubblica e i mezzi con cui viene svolta. È un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine [...] , specie in quei paesi, come la Germania o l’Italia, dove si instaurarono regimi autoritari a base demagogica. Tipica statale della p. (ministeri della P., della Cultura popolare ecc.). La Seconda guerra mondiale diede luogo a un enorme ...
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Popolo della libertà (PDL) Partito politico costituito nel marzo 2009 e formato dalla confluenza dei due maggiori partiti del centrodestra, Forza Italia e Alleanza nazionale, e di altri gruppi minori del [...] e il 38,2% al Senato, indicandolo come il maggiore partito italiano. I valori ideali prevalenti nel PDL sono il liberalismo e la dottrina circa l'orientamento internazionale, esso è vicino al Partito popolare europeo (di cui già F.I. faceva parte ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] ogni potere legittimo deve fondarsi sulla volontà popolare, da esprimersi tramite rappresentanti. Le prime Est europeo (1989-90) alcuni di questi p. (tra cui l’italiano) sciolsero, anche nella denominazione, i legami con la tradizione comunista.
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] e nipote per parte materna del senatore del Regno d'Italia Bonaventura Mazzarella, è l’ultimo di sette figli e frequenta di T.: La Scuola Libera, Rassegna mensile di Coltura popolare e di Educazione Razionale, diretta da Cesare Teofilato, Francavilla ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] alta in taluni Stati a Parlamento bicamerale (per l’Italia ➔ parlamento).
Il S. romano
Un consiglio di anziani urbana.
La tendenza del s. a sostituirsi ai magistrati e al popolo si accentuò sempre di più nel corso della storia repubblicana, fino ...
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Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] del Regno d’Italia la legislazione sarda (Regio editto n. 680/1848; R.d. n. 3778/1859), estesa al nuovo Stato (l. n. 4385/1860), prevedeva un suffragio particolarmente ristretto (circa il 2 per cento della popolazione), che combinava alti ...
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Forma di governo nella quale i poteri di sovranità popolare e nazionale fanno capo a un’autorità sostanzialmente, ma non esclusivamente, monopersonale, basata su fattori di legittimazione tradizionale [...] 1954 una scissione promossa da A. Lauro diede vita al Partito monarchico popolare, scissione riassorbita prima delle elezioni del 1963 con la costituzione del Partito democratico italiano di unità monarchica, guidato sempre da Covelli. Ma l’ideale ...
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Uomo politico italiano (Teramo 1930 - Roma 2016). Tra i fondatori del Partito radicale, di cui è stato più volte segretario e ha sempre mantenuto la leadership, P. è stato parlamentare e protagonista di [...] sono state condotte ricorrendo allo strumento del referendum popolare.
Vita e attività
Si laureò in giurisprudenza a in seguito anche alla carica di deputato. Deciso a diffondere in Italia i metodi della lotta non violenta per i diritti civili, P ...
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Qualifica assunta nell’Ottocento in varie nazioni dai partiti propugnanti la realizzazione degli ideali propri della democrazia di tipo rousseauiano e rifacentesi alla Rivoluzione francese. Loro programma [...] ’ prevalevano sui principi liberali, specie attraverso l’elaborazione e la propagazione della dottrina della sovranità popolare. In Italia questi partiti formarono la Sinistra storica (dopo il 1876 i gruppi radicali e repubblicani). In alcuni paesi ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1911 - ivi 1990). Dirigente socialista, ebreo, si rifugiò in Svezia durante il nazismo. Tornato dall'esilio (1945) fu segretario di stato agli Esteri (1953), quindi ministro [...] degli Esteri e prese parte fra l'altro alle trattative con l'Italia per la questione dell'Alto Adige. Dopo la svolta politica del di coalizione e costituzione, da parte del Partito popolare austriaco, del primo gabinetto monocolore del dopoguerra), ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...