PANTALEONI, Domenico
Julius Kirshner
(Fastello). – Nacque intorno al 1336 da Francesco di Tano di Firenze, membro di una ricca famiglia di mercanti impegnata nel commercio con l’estero e nell’investimento [...] , per ragioni strettamente legate al benecomune, poterono legittimamente obbligare i loro cittadini Il trattato di fra Santi Rucellai sul cambio, il monte comune e il monte delle doti, in Archivio storico italiano, CXI (1953), pp. 15-16; S. Orlandi, ...
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CADANA, Salvatore
Valerio Castronovo
Originario di Ceva (ignota è la data di nascita), entrò giovanissimo nell'Ordine dei minori conventuali segnalandosi nel 1636 con la pubblicazione a Mondovì di un [...] "l'utile e il comodo proprio", anche il benecomune dei sudditi.
Il riconoscimento del legame sempre più Ceva, Ceva 1858, pp. 119-21; F. Cavalli, La scienza politica in Italia, II, Venezia 1881, pp. 428-29; L. Wadding, Scriptores Ordinis Minorum, ...
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PANUCCIO del Bagno
Mauro Marrocco
PANUCCIO del Bagno. – Appartenne alla consorteria pisana dei de Balneo o Balneatores o del Bagno, residente nel quartiere Kinzica, dove aveva il patronato sulla chiesa [...] il buon governo della città e di aver sottomesso il benecomune a quello della sua parte. L’accusa al nuovo governo nella scelta del clero parrocchiale, in Spazio, società, potere nell’Italia dei Comuni, a cura di G. Rossetti, Napoli 1986, pp. 143- ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque nel 1520, primogenito del giurista Alessandro (figlio del giurista Vincenzo e fratello dell’umanista Camillo seniore) e di Gentile Volta. [...] di mantenere la parola data e di agire per il benecomune della respublica; infine l’insistenza sulla natura contrattualistica della 22), n. 1, pp. 95 s.; M. Maylender, Storia delle Accademie d’Italia, I, Bologna 1926, p. 298; II, ibid. 1927, p. 80; ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] e opere
Di modesta famiglia (il padre Giovan Battista era cursore del comune, e la madre, Margherita Sanson, sarta), fu il primo di motivi di pubblico bene»; ciò permise il primo ingresso di deputati cattolici (52) nel parlamento italiano. Sul terreno ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] per M.; e l'Innominato, allorché egli piega al servizio del bene la sua energia che la conversione non ha domato; e Lucia, . Partì dall'idea che una lingua letteraria "comune" a tutta l'Italia potesse essere quella costituita dall'incontro tra i varî ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] della sua poesia, con le due canzoni All'Italia e Sopra il monumento di Dante, alle quali vano lottare. Tuttavia, mentre l'uomo comune si consola del male quando lo riconosce necessario delle persone che ci vogliono bene, togliendo a queste la ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] bassa prua, con forme di carena bene avviate e marine, con strutture robuste t.s.l., 34 nodi, 2000 passeggeri); Michelangelo (Italia, 1962: 43.000 t.s.l., 29 nodi, cui volume è pari a (W−V), si chiama comunemente ‘opera morta’ (b in fig. 2). La ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] vi fondò (387), nella forma d'una comunità religiosa dedicata al culto delle Muse, un centro ciò che per lo stato è bene e legiferare e governare in conformità a anche in Francia (P. Hadot) e in Italia (G. Reale). Che esistessero dottrine che P ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] vicina Troade, a Scepsi e ad Asso, esistevano comunità platoniche, e in esse A. cominciò a svolgere merito dello Jaeger (e in Italia del Bignone) aver dato un' delle virtù nell'Etica Nicomachea), considera il bene come il "fine" (τέλος) supremo. ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: tendere, aspirare al b.; il sommo b.,...
comunista col Rolex
(c. con il Rolex) loc. s.le f. e m. (iron., spreg.) Chi, è e, soprattutto, mostra di essere ricco e allo stesso tempo dichiara di essere di sinistra o di essere sensibile ai problemi dei meno abbienti. ♦ [tit.] Fedez e...