L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] e nello stesso tempo la considerazione di ogni singolo elemento:
(3) chi tutto c’era?
(4) che tutto hai comprato?
Diffusa nell’italiano parlato in tutta la Sardegna è la tendenza a omettere l’articolo con la sequenza di aggettivo possessivo + nome di ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] » e qualche decennio dopo Edmondo De Amicis (1920) così la riproduce:
A noi, piccolo veneziano. A te pure quando che parli italiano, vien fatto di ficcare il che dappertutto, e non sei buono da liberartene, e dici: non so cosa che voglia dire, non ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] -coda (come richiesta di conferma o consenso; si sta bene in ferie, neh?);
(f) la profrase é [eː], corrispondente all’➔italiano standard sì, con diversi valori di replica positiva a enunciati dichiarativi o interrogativi (ad es., A: il potere piace a ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia quella proclamata da Napoleone nel 1802...
itala
ìtala (o Ìtala) s. f. [abbrev. del lat. ităla versio «versione latina»]. – Nome tradizionale della versione latina della Bibbia anteriore alla Vulgata; di essa rimangono solo frammenti.