Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] quattro anni più giovane del D'Annunzio: coetaneo a questo il Panzini, nato nel '63, e di due anni più vecchio ItaloSvevo. Pure, la loro carriera appartiene, per caratteri e tendenze, al nostro secolo. Erano già nel pieno della maturità negli anni ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] - finisce per operare una totale alterazione delle strutture sintattiche e narrative. Da Federigo Tozzi a ItaloSvevo il romanzo italiano esce dalla provincia (v. Guglielminetti, 19672) - talora esasperandola quasi volesse perforarla per uscirne agli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] , 1963). I suoi autori – Hugo von Hofmannsthal, Robert Musil, Franz Kafka, Arthur Schnitzler, Rainer Maria Rilke, ItaloSvevo, Elias Canetti e altri – «oppongono strenuamente alla tirannide della realtà e all’irrigidimento della scelta la libertà del ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] africane – ed è questo a creare le differenze più vistose: tra Nord e Sud, tra I promessi sposi e Il Gattopardo, tra ItaloSvevo e Giovanni Verga e tra Calvino e Leonardo Sciascia – ma l’osso dell’Appennino crea una distanza forte anche tra la costa ...
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Contaminazioni
Laura Cherubini
La molteplicità dei media
La cultura artistica contemporanea è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su più livelli. Da una parte, le arti visive dialogano [...] of Zeno (2002), un video collegato a uno spettacolo teatrale basato su un testo di Jane Taylor tratto dal romanzo di ItaloSvevo La coscienza di Zeno (1923). È un’opera multimediale che Kentridge stesso definisce ‘un oratorio d’ombre’, dove la musica ...
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Verdi
Viva V.E.R.D.I.
Giuseppe Verdi, l'Italia e l'Europa
di Quirino Principe
27 gennaio
In tutte le parti del mondo si celebra il centenario della morte di Verdi. A Parma, alla presenza del presidente [...] di sé il secolo venturo: Thomas Mann, Marcel Proust, James Joyce, Hugo von Hofmannsthal, Rainer Maria Rilke, ItaloSvevo, Luigi Pirandello. Artisti come Edvard Munch, Gustav Klimt, Claude Debussy, Igor Stravinskij, nell'arco ascendente della propria ...
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Croce e Vico: del verum-factum e del principio della storia
Marcello Montanari
Leggere Vico per correggere Hegel
Inaugurando nel febbraio del 1947 l’Istituto italiano di studi storici con un discorso [...] (per così dire, non conciliate con il mondo che abitano) popolano la letteratura del tempo: dallo Zeno Cosini di ItaloSvevo ai Leopold Bloom e Stephen Dedalus di James Joyce.
Per Croce, quel sentimento del lavoro estraniato può essere superato ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] una famiglia ebrea boema trasferitasi a Trieste, dove lavorò come commerciante e coltivò le sue passioni letterarie e l’amicizia con ItaloSvevo (A.H. Schmitz). In quella città nacque e visse i suoi anni giovanili Alice, che lì fu allieva dell’amico ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] G. in questa sua sistemazione storica della produzione primonovecentesca, presiede anche alle omissioni (come quella, clamorosa, di ItaloSvevo nella narrativa), alle oscillazioni di giudizio (in particolare quella su E. Montale, già esaltato in una ...
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MARUSSIG, Guido
Rossella Canuti
– Nacque il 14 dic. 1885 a Trieste da Emilio, professore d’orchestra, che riconobbe il figlio solo nel 1927, e da Maria Gentille di Rovigno.
Dal 1897 studiò pittura alla [...] collezione privata; G. M.…, 2004).
Il M. morì il 20 dic. 1972 a Gorizia.
Fonti e Bibl.: Artisti triestini dei tempi di ItaloSvevo (catal.), a cura di S. Molesi - C. Mosca-Riatel, Trieste 1979, p. 109; G. Capelli, Un protagonista del Novecento: G. M ...
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segnacolo
segnàcolo (ant. signàcolo e signàculo) s. m. [dal lat. tardo signacŭlum «sigillo, segno», der. di signare «segnare»], letter. – 1. Segno, simbolo, insegna, emblema (in questo sign. la parola è di reminiscenza biblica): Non fu nostra...
rana
s. f. [lat. rana]. – 1. a. Nome dato, nel linguaggio comune, a gran parte degli anfibî anuri, mentre nella classificazione zoologica è attribuito a un solo genere di anuri, della famiglia ranidi (lat. scient. Rana), di diffusione cosmopolita,...