Teologo e storico luterano del cristianesimo (Annaberg, Sassonia, 1666 - Perleberg 1714). Dapprima insegnante privato a Quedlinburg e Allstadt e prof. a Giessen (1697-98), avvertendo l'insufficienza del [...] der ersten Christen (1696), Geheimnis der göttlichen Sophie (1700), rivelano l'influsso rispettivamente di W. Cave e di J. Böhme; la Unparteiische Kirchen- und Ketzerhistorie (1699-1703) è importante non solo per l'affermata inparzialità (per l'A ...
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Teologo (Göppingen 1702 - Murrhardt 1782). Seguace di J. A. Bengel, J. Böhme, E. Swedenborg, applicò all'esegesi biblica principî teosofici, traendone una visione del mondo e dell'uomo in cui si intrecciano [...] temi fisici, mistici, pneumatici. Per la sua teosofia, per la sua concezione teologica della storia e in particolare per la decisa polemica contro la teologia intellettualistica e razionalistica, Oe. ebbe ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] della m. medievale, ma carica anche di tutta la metafisica neoplatonico-magica rinascimentale, è l’opera di J. Böhme che ebbe larga influenza nella formazione del romanticismo tedesco; un chiaro atteggiamento mistico-teosofico è in Novalis, mentre ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] europea fra Cinquecento e Settecento: da Paracelso e Agrippa di Nettesheim a R. Fludd e ai rosacrociani, da S. Franck a V. Weigel e J. Böhme, da L.C. Saint-Martin a E. Swedenborg a F.C. Oetinger, e ancora nel 19° sec. in F. Baader e nell’ultimo F ...
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Teosofo (Amboise 1743 - Annay, Châtillon, 1803); sotto l'influenza di Martinez de Pasqualis, maestro di scienze occulte, e di F. A. Mesmer si diede a speculazioni mistico-teosofiche collaborando alle logge [...] massoniche del "rito di Cohen"; entrato più tardi a contatto con la speculazione di J. Böhme, si impegnò nella traduzione in francese delle sue opere e ne subì fortemente l'influsso. Tra i suoi scritti: Des erreurs et de la vérité, ou les hommes ...
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Nome latino assunto al battesimo cattolico dal poeta tedesco Johann Scheffler (Breslavia 1624 - ivi 1677). Studiò nelle università di Strasburgo, Leida e Padova, dove nel 1640 si laureò in medicina. Convertitosi [...] gli ordini sacerdotali passando gli ultimi anni nel raccoglimento, dedito ad opere di pietà. Sotto l'influsso di J. Böhme, pubblicò nel 1657 i Geistreiche Sinn- und Schlussreime, apparsi poi, integrati, col titolo Der cherubinische Wandersmann (1675 ...
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Mistico quietista (n. in Francia - m. Ambleden, Wolfenbüttel, 1753); sotto l'influsso di Antonietta Burignon, mistica fiamminga, si ritirò a vita ascetica in Schwarzenau: la sua mistica quietista fondata [...] sul sentimento della "fede oscura", risente delle opere di Madame de Guyon, di Tommaso da Kempis e anche di J. Böhme. ...
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Mistico tedesco (Ludwigsdorf, Slesia, 1593 - ivi 1652), seguace di J. Böhme. Solerte divulgatore delle idee del suo maestro, influenzò a sua volta Czepko e Scheffler. Fra gli scritti, di carattere mistico [...] e teologico, Schlussreden der Wahrheit, 1625; Vita veterum sapientium, 1637; Sendschreiben, 1641 ...
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misticismo
Atteggiamento religioso, la cui caratteristica principale è di tendere al contatto diretto e all’unione con la divinità (o con un sacro comunque inteso) mediante il superamento dei limiti [...] della mistica medievale, ma carica anche di tutta la metafisica neoplatonico-magica rinascimentale, fu l’opera di J. Böhme che ebbe larga influenza nella formazione del romanticismo tedesco, insieme a tutta la polemica pietistica contro la teologia ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] (Cividale del Friuli), ivi, pp. 471-479; H.W. Böhme, Germanische Grabfunde des 4. bis 5. Jahrhunderts zwischen unterer Elbe und a cura di P.H. Sawyer, Leeds 1979, pp. 55-93; J. Dawes, J.R. Magilton, The Archaeology of York, XII, 1, The Medieval ...
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