MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] . Tali sono le Messe per cori, soli e orchestra di Haydn, di Mozart, di Cherubini, quella monumentale in si minore di J. S. Bach, il Requiem di Berlioz, la Messa Solenne in re maggiore di Beethoven, le due Messe del Rossini, la Messa da Requiem di ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] mottetto concertante furono cultori: M. Praetorius, C. Schütz, I. H. Schein, S. Scheidt, J. K. Kerll, D. Buxtehude, J. A. Reinken, J. Pachelbel. Si giunge così a J. S. Bach. I sei mottetti lasciati dal maggior compositore tedesco del sec. XVIII non ...
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NOTAZIONE musicale
Guido Gasperini
Tre sono state le maniere con le quali si è provveduto, nelle diverse epoche della storia musicale, alla rappresentazione grafica dei suoni musicali. La più antica [...] magnifico stile polifonico che ha avuto l'espressione sua massima nelle opere di G. Pierluigi da Palestrina (v.) e poi di J. S. Bach (v.). E basti pensare che in quel lasso di tempo l'intero sistema di notazione moderna è andato formandosi, passando ...
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STUDIO
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Questa voce corrisponde non già a una forma (quale, p. es., la Sonata e il Rondò, ecc.) ma a un genere: il didattico. Vi potrebbe così trovar luogo qualsiasi pagina [...] didattica: D. Scarlatti, p. es., intitola Essercizî per gravicembalo (sic) una raccolta delle sue mirabili Sonate, e J. S. Bach riunisce sotto il titolo di Klavierübung quattro raccolte di composizioni libere tra le quali il Concerto nello stile ...
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TEMA
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Nell'arte della composizione si dice tema l'idea musicale cui s'ispira il discorso in un pezzo a svolgimento continuo, p. es. in una sonata (v.).
Come tale, il tema [...] al preromanticismo drammatico d'un Galuppi e d'un Platti, allo Sturm und Drang dei due figli maggiori di J. S. Bach, in Francia al rococò e alla sensiblerie dello stile "galante", hanno come denominatore comune, in pratica, lo scioglimento del ...
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ORATORIO
Luigi Ronga
. Musica. - Le moderne ricerche storiche hanno messo in luce che l'oratorio musicale non fu, come prima si credeva comunemente, "una continuazione e degenerazione diretta della [...] e di altre analoghe composizioni religiose dello Schütz. Ma lo sviluppo maggiore dell'oratorio in Germania si ebbe con J.S. Bach e soprattutto con G.F. Händel. La potenza della loro originalità venne a dominare l'oratorio in modo assolutamente ...
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VIOLONCELLO
Francesco VATIELLI
Mario CORTI
. Strumento musicale a corde, suonato con l'arco. Apparve dopo diversi anni del violino, alla cui famiglia appartiene, assumendone in proporzione tutte le [...] nelle processioni. I rapidi progressi della musica strumentale non tolsero questo strumento dalla funzione di basso e persino J. S. Bach, nella sua doviziosa polifonia, sentì di rado la necessità di sfruttarne le risorse sonore. Ai fattori che hanno ...
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PURCELL, Henry
Edward DENT
Musicista, nato da una famiglia di musicisti, tra il 21 novembre 1658 e l'11 agosto 1659, morto il 21 novembre 1695; fu uno dei maggiori compositori inglesi. Il luogo della [...] ; il grande Te Deum e lo Iubilate per la festa di S. Cecilia. Nel marzo del 1695 il P. compose la musica di essere ricopiata da J. S. Bach, col risultato che venne pubblicata come opera di questo maestro dalla Bach-Gesellschaft e accettata come ...
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OUVERTURE
Gastone ROSSI-DORIA
. Termine francese, passato in forme affini nelle principali lingue europee, tranne l'italiana che ad esso attribuisce un'accezione del termine Sinfonia. La ricchezza di [...] gl'immediati seguaci del Lulli: J. S. Kusser, J. Fischer, G. Muffat, o i maestri comunque simpatizzanti, come A. Lotti, J. Ph. Krieger, Ph. H. Erlebach, J. J. Fux, fino ai settecenteschi G. Ph. Telemann, G. F. Händel, J. S. Bach, C. W. v. Gluck, ecc ...
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LASSO, Orlando di (Roland de Lattre)
Guido Pannain
Compositore, nato a Mons, nel Belgio, nel 1530 o nel 1532, morto a Monaco di Baviera il 14 giugno 1594. Era un fanciullo, nel 1544, quando fu conosciuto, [...] campo a questa nuova e infervorata espressione religiosa: opere d'una grandiosità stupenda, che sarà presa a modello da J. S. Bach.
Le origini della formazione artistica di Orlando di Lasso vanno ricercate principalmente nella grande efficacia su lui ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca);...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...