Canto liturgico della chiesa luterana, per coro, condotto in forme diverse a seconda degli ambienti e dei testi. I c. furono introdotti da M. Lutero e J. Walther su testi tedeschi derivati generalmente [...] derivazione cattolico-romana. Il termine passò poi a designare un componimento musicale per strumenti, informato ai caratteri stilistici del c. luterano. Celebri i c. con variazioni composti per organo o per complessi vocali-strumentali da J.S. Bach. ...
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Violinista e compositore (Kittsee, Burgenland, 1831 - Berlino 1907). Allievo di J. Böhm, fu virtuoso e interprete acclamato in tutta Europa. Fu primo violino a Weimar, poi diresse la Hochschule für Musik [...] Quartetto Joachim. Legato da profonda amicizia a J. Brahms, ne risentì molto l'influenza nella sua attività artistica. Compose specialmente per violino; con A. Moser scrisse un Metodo assai apprezzato e curò una revisione delle sonate di J. S. Bach. ...
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Musicista (Naumburg 1646 - ivi 1724), insegnante e contrabbassista in orchestra a Lipsia, poi maestro a Stettino e Lubecca, e (1673) maestro di cappella dei Holstein-Gottorp; fu poi (1675) ad Amburgo e [...] di cappella a Wolfenbüttel e (1689 circa) a Merseburgo. Fu uno dei più abili contrappuntisti tedeschi del tempo, e rappresenta storicamente, soprattutto in una sua Passione (1673), una transizione tra lo stile di H. Schütz e quello di J. S. Bach. ...
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Tipo di composizione musicale oppure intrattenimento pubblico o privato dedicato all’ascolto di musica.
Cenni storici
Lo sviluppo storico del c. come composizione musicale appare strettamente legato a [...] G.F. Händel e di A. Vivaldi o nei Concerti brandeburghesi di J.S. Bach, vera summa del c. barocco.
L’architettura del c. grosso presentava seguito in P.I. Čajkovskij e in altri compositori; J. Brahms rinunciò al contrasto drammatico in nome di un ...
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Compositore spagnolo (Bilbao 1930 - Madrid 2021). La significativa promozione della musica novecentesca nel proprio Paese (animatore dei gruppi Tiempo y Música e Alea, organizzatore dei concerti delle [...] L. da Victoria (Éléphants ivres I-IV, 1972-73), Beethoven (Vielleicht, 1973), C. Monteverdi e M. Feldman (Very gentle, 1974), J. S. Bach (Bach 1626, 2000), C. W. Gluck (Fandango, 2003); Concerto I per pianoforte e orchestra (1978-79); Retratos de la ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia degli archi, nella quale occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello, dal [...] usata fino a tutto il Settecento per realizzare il basso continuo, ma anche come solista (G.F. Händel, G.P. Telemann, J.S. Bach), è sopravvissuta in Francia in un tipo di v. soprano a 5 corde, detta pardessus de viole, grande come un violino. Fra ...
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Strumento a corde e tastiera. Nella sua forma prevalente presenta una lunga cassa armonica ad ala, in cui le corde sono pizzicate da plettri messi in funzione da una tastiera semplice o doppia. Molto diffuso [...] di lavori solistici o con accompagnamento di orchestra. Fra i più celebri autori di pezzi per c. figurano J.S. Bach, D. Scarlatti, F. Couperin e J.P. Rameau. Fu riscoperto nel Novecento sia dai compositori (M. De Falla e G. Petrassi) sia per l ...
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Alessandrini, Rinaldo. – Clavicembalista e direttore d’orchestra (n. Roma 1960). Allievo di T. Koopman, ha iniziato la carriera musicale come clavicembalista. Nel 1984 ha fondato il gruppo vocale-strumentale [...] madrigali di L. Marenzio, G. Frescobaldi, O. di Lasso e soprattutto di C. Monteverdi, così come quelle di musiche di J.S. Bach e di A. Vivaldi (concerti per archi, Gloria, Magnificat, Vespri, La Senna festeggiante, L’olimpiade). Ospite di prestigiose ...
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Musicista (Buttelstedt, Turingia, 1688 - Zerbst 1758). Studiò a Lipsia con J. Kuhnau, e vi fondò un Collegium musicum. Passò poi a Bayreuth, a Gera, direttore a Lukavec, e fu infine maestro di cappella [...] . Della molta musica che egli compose, nulla fu pubblicato lui vivo. In manoscritti e copie (alcune eseguite da J. S. Bach), restavano messe, mottetti, cantate e lavori strumentali (ouvertures, sonate a tre), ai quali ultimi, oggi in parte stampati ...
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solo Didascalia musicale che indica – in un concerto o in un’opera vocale-strumentale – le parti affidate a una sola voce o a un solo strumento, cioè le parti a solo (o assolo). In altri casi indica un [...] cantante o strumentista) ed equivale a solista, come per es. nel titolo della Partita in re minore per violino s., di J.S. Bach. Nel concerto grosso del 13° sec. corrispondeva alle parti affidate al ‘concertino’ (gruppo di solisti) nel dialogo con il ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca);...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...