Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] , Malthus e J.S. Mill. Ciò che caratterizza il loro pensiero, rispetto a quello di autori minori (J. Mill, J.R. Mac Culloch c., con indirizzi originali rispetto ai classici inglesi, furono, in Francia, J.-B. Say e F. Bastiat, in Italia, G.D. Romagnosi ...
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Economia
Condizione in cui produzione e reddito nazionale restano immobili, senza aumentare né diminuire. Se relativa a un periodo prolungato, individua una fase di progressiva contrazione della crescita [...] , e la pessimistica tesi ricardiana fu arricchita da J.S. Mill, il quale tuttavia considerava la stazionarietà non come arresto ma sottolineano l’importanza della spesa pubblica, mentre per J. Steindl l’eccesso di capacità produttiva scoraggia gli ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] . Nel 1637 due nipoti di mère Angélique, A. Le Maitre e S. Le Maitre de Séricourt si ritirarono a vivere nei pressi del monastero e di estensione, che precorre le analoghe distinzioni di J.S. Mill (connotazione e denotazione) e di G. Frege (senso ...
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Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) [...] una vera e propria teoria del riferimento in qualche modo autonoma dalla teoria del significato. Le tesi di J.S. Mill costituiscono in larga misura la fonte delle teorie novecentesche del riferimento: egli distingueva la denotazione di un termine ...
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Economia
Aggettivo spesso usato con particolare riferimento all’oro, che costituisce la garanzia della moneta circolante, e in relazione alla circolazione monetaria, in quanto basata sull’oro e l’argento. [...] del valore intrinseco della moneta-merce. Tale teoria, che ebbe la prima formulazione scientifica a opera di studiosi come J.S. Mill e J.E. Cairnes e dominò nel 19° sec., è indubbiamente valida come spiegazione dell’origine storica della moneta, ma è ...
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Filosofo (Londra 1873 - Cambridge 1958). Studiò (dal 1892) al Trinity College di Cambridge frequentando in particolare le lezioni di H. Sidgwick, J. Ward, G. F. Stout e J. E. McTaggart. Dal 1898 al 1904 [...] (non empirica); partendo da questa prospettiva intuizionistica, M. criticava i sostenitori dell'etica naturalistica che, come J. S. Mill e H. Spencer, avevano cercato di definire il predicato buono riducendolo a proprietà naturali (piacere, utile ...
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spiegazione In epistemologia, lo scopo distintivo della scienza o comunque uno degli obiettivi fondamentali dell’impresa scientifica. Uno dei meriti indiscutibili del positivismo logico è l’aver elaborato [...] K.R. Popper e risalente, nelle linee generali, a J.S. Mill), che è tanto unificante quanto rigorosa: unificante in quanto aspira a fornire un modello unico per i vari tipi di s., rigorosa in quanto formulabile nel linguaggio della logica matematica ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] del Settecento e del primo Ottocento. R. Ardigò sviluppò minutamente il s., quale base della gnoseologia del positivismo e del materialismo, mentre l’empirismo più moderno (J.S. Mill, E. Mach, R. Avenarius) non è più sensistico soltanto nel senso ...
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Filosofa britannica di origine irlandese (Limerick 1919 - Cambridge 2001), insegnò nelle università di Oxford (1964-70) e di Cambridge (1970-86). Esponente della filosofia analitica, fu profondamente influenzata [...] concezione causale (risalente a D. Hume e J. S. Mill) del rapporto tra intenzione e azione, ha sottolineato determinismo. Opere principali: Intention (1957); An introduction to Wittgenstein's Tractatus (1959; trad. it. 1966); Three philosophers (in ...
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Economista italiano (Firenze 1927 - Scandicci 2017), prof. di economia politica presso le univ. di Siena (1963-68) e di Firenze (1968-99); presidente della Società degli economisti (1993-95). Ha sostenuto [...] lavori si distinguono anche nel campo della storia del pensiero economico, con contributi assai importanti in particolare su J. S. Mill e A. Marshall. Tra le sue opere: Antologia di scritti economici (1981); Mercato e forze locali (1987); Modelli ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....