JACOBANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] fatto che Scoto gli chiedeva spiegazioni riguardo al significato di alcuni termini ebraici e al loro uso nel testo biblico (JacobAnatoli, 1866, c. 170r). Come si può desumere da quanto l'autore scrive nell'Introduzione al Malmad ha-talmidim, i due ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] con il quesito esegetico per sottolineare l'interesse che l'imperatore ha sempre nutrito per le tre religioni del libro. JacobAnatoli, ebreo provenzale che faceva parte della corte e si era legato d'amicizia con Michele Scoto, nel suo Pungolo dei ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] di vita degli ebrei. Ben nota è anche la produzione di Mosè da Salerno (m. 1279), che fu discepolo di JacobAnatoli e scrisse un commento alla Guida dei Perplessi ove si fanno continui riferimenti alla versione latina dell'opera di Maimonide; inoltre ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] Deuteronomio. Questa premessa alla Guida dei Perplessi richiama le pagine del Pungolo degli allievi, in cui il filosofo ebreo JacobAnatoli raccolse gli interventi esegetici di Federico II e di M. che discutevano insieme alcuni passi biblici.
Fu così ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] dell'origine della materia fosse stata importante anche per l'interpretazione biblica. Di un suo intervento esegetico ci riferisce JacobAnatoli: difatti nel commentare il passo ove è scritto che "Mosè ed Aronne videro Iddio d'Israele e sotto ai ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] di Averroè al De anima di Aristotele sarebbe stata invece compiuta a Napoli, dove egli soggiornò presso il cognato JacobAnatoli (v.) intorno al 1244-1245. L'attività di traduttore di Mosè ben Samuel Ibn Tibbon abbraccia numerosi commenti di ...
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JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] a riavere una patria nella terra dei padri. In queste pagine J. è anche molto critico, forse in polemica con JacobAnatoli, nei confronti della pseudo-ascesi dei cristiani e dei loro conati alchemici per produrre l'oro (Sirat, 2001, pp. 53 ...
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