Gentile, Giovanni
Gennaro Maria Barbuto
Nato a Castelvetrano nel 1875 e morto a Firenze nel 1944, G. fu uno dei maggiori pensatori e storici della filosofia e della cultura del 20° secolo. La prima [...] prospettiva, M. si configurava come il teorico di uno Stato inteso come «opera d’arte». G., pur citando JacobBurckhardt, in realtà mutuava tale definizione in un senso differente da quello attribuitogli dallo storico di Basilea. Per quest’ultimo ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] di un'epoca (v. Schnaase, 1843-1864), si oppone la posizione empirica, lontana da ogni astrazione, di JacobBurckhardt. Questi, mettendo al centro della sua ricerca il Rinascimento italiano e leggendovi come particolarmente significativo lo spazio ...
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Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] anni dopo (1860) nel titolo di un'importante opera storiografica, Die Kultur der Renaissance in Italien di JacobBurckhardt, e si ritroverà frequentemente in Friedrich Nietzsche.La delineazione delle vicende che hanno condotto alla fruizione e ...
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CRISI
Pierluigi Ciocca e Gian Enrico Rusconi
Crisi economica e finanziaria
di Pierluigi Ciocca
Il concetto
Le crisi sono qui intese come fasi in cui, nelle economie di mercato, una contrazione profonda [...] verso un sicuro esito benefico, ma si connota di ambiguità e pessimismo. È segno di malessere e di contraddizione. JacobBurckhardt e Karl Marx, da prospettive opposte, fissano ciascuno con il proprio apparato teorico questa accezione di crisi. Nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La filosofia civile
Michele Ciliberto
Esistono le tradizioni filosofiche nazionali? E se esistono, qual è il tratto distintivo di quella italiana? È una domanda nella quale si intrecciano problemi di [...] aveva congiunto il problema del Rinascimento con quello delle origini del ‘mondo moderno’; e, del resto, lo stesso JacobBurckhardt aveva proceduto in una direzione affine, individuando in figure come Federico II ed Ezzelino da Romano le radici della ...
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Francia
Romain Descendre
Jean-Louis Fournel
Xavier Tabet
Jean-Claude Zancarini
Non esagera M. quando scrive: «La corona e gli re di Francia sono oggi più gagliardi, ricchi e più potenti che mai fussino» [...] anche per autori ottocenteschi, segnatamente per Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi (si veda oltre) e poi per JacobBurckhardt e la sua fortunata Die Kultur der Renaissance in Italien (1860), nella quale sul modello testuale del principe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Enea Silvio Piccolomini
Stefan Bauer
Nel panorama storiografico del Quattrocento, Enea Silvio Piccolomini è importante in primis perché, come agente politico, fu testimone di molteplici eventi di portata [...] dallo scrivere la storia dei tempi in cui egli stesso viveva e di cui si faceva «specchio»: come ha osservato correttamente JacobBurckhardt,
ben pochi sono gli altri, nei quali l’immagine di quel tempo e della sua cultura spirituale si trovi così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Eugenio Garin
Michele Ciliberto
Nella sua lunga attività Eugenio Garin si concentrò anzitutto su due campi di ricerca: l’Umanesimo e il Rinascimento, di cui offrì una nuova interpretazione che ebbe [...] il modello interpretativo del Rinascimento elaborato da una lunga tradizione che, muovendo dagli illuministi, arriva fino a JacobBurckhardt e allo stesso Gentile. Proprio allora iniziò quell’attenzione per le problematiche magiche e astrologiche che ...
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LOPEZ, Roberto Sabatino
Paola Guglielmotti
Dalla formazione all’emigrazione
Roberto Lopez nacque l’8 ottobre 1910 a Genova, primogenito di Sabatino e di Sisa Tabet, appartenenti a famiglie ebraiche [...] contro l’interpretazione data poco meno di un secolo prima (1860) in Die Kultur der Renaissance in Italien da JacobBurckhardt, il quale intese il Rinascimento come un’età eccezionalmente creativa e un superamento del medioevo, con un’implicita ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] per impedire la distruzione dello Stato costituzionale e il trionfo della tirannide. Non diversa la preoccupazione che assillò JacobBurckhardt, e che lo portò a pronosticare l'avvento dei "terribili semplificatori", i quali, con la loro politica ...
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