Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grottesca è un genere ornamentale introdotto nella pittura italiana alla fine [...] narrativa.
Dell’altro bolognese coetaneo di Aspertini, Jacopo Ripanda, sappiamo meno: di lui rimane un interpreti della grottesca nell’età del manierismo vanno citati Francesco Salviati, i fratelli Zuccari in palazzo Farnese a Caprarola(1560- ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nasce "Tiziano con la verità pittoresca nel cuore", così lo rammenta Anton Maria [...] anche dalla conoscenza di artisti giunti a Venezia dopo il sacco di Roma, come Francesco Salviati, Giorgio Vasari e Jacopo Sansovino. Durante il periodo della cosiddetta "svolta manieristica" il pittore privilegia composizioni animate da complesse ...
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ZANGUIDI, Jacopo
Valentina Catalucci
Jacopo Zanguidi, detto il Bertoia (non conosciamo il significato del soprannome), nacque a Parma il 25 luglio 1544 da Giuseppe Zanguidi e dalla moglie Sarra (Ronchini, [...] ormai l’influenza di Perin del Vaga, di Francesco Salviati e dei fratelli Taddeo e Federico Zuccari.
Poco prima del XII (1974), pp. 359-367; Ead., Un capolavoro sconosciuto di Jacopo Bertoia nel Palazzo del Giardino di Parma, in Bollettino d’arte ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] dei singoli segni si rinvia alle voci rispettive.
Fatto salvo per alcuni esempi di scrittura micenea arcaica, nella Grecia si può registrare una certa euforia nomenclatoria: per es. Jacopo Vittori da Spello nel Modo di puntare le scritture volgari ...
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RAFFAELLO del Colle, detto Raffaellino
Alessandro Nesi
RAFFAELLO del Colle, detto Raffaellino. – Raffaello di Michelangelo di Francesco nacque quasi certamente a Colle di Borgo Sansepolcro (Arezzo), [...] settembre del 1527 l’allogazione fu passata a Giovan Battista di Jacopo, detto il Rosso Fiorentino, giunto in zona dopo il sacco in Egitto.
A Firenze studiò la Deposizione che Francesco Salviati stava dipingendo per la basilica di S. Croce, della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire della prima metà del Cinquecento l’incontro con la tradizione toscana e romana [...] alla diffusione del gusto pittorico romano nella città veneta, Salviati lavorando, tra l’altro, alla decorazione della Libreria Marciana progettata dal fiorentino Jacopo Sansovino secondo il rigoroso lessico architettonico del classicismo romano ...
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VAIANI, Lorenzo, di Filippo di Lorenzo (detto Lorenzo dello Sciorina o Sciorina)
Simone Giordani
Nacque a Firenze il 29 ottobre 1541. Il padre era un pollaiolo del quartiere di S. Spirito, anche se [...] raffigurante la Madonna col Bambino tra i ss. Jacopo, Giorgio, Michele e Francesco (San Miniato al Tedesco A. Giusti, Livorno 2009. pp. 88-99; M. Lusoli, Villa Salviati alla Badia, tesi di dottorato, Università degli Studi di Firenze, facoltà di ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] Angelo (da cui il titolo dell’opera) e appoggiate da Jacopo Sannazaro, si contrappongono a quelle del fiorentino Filippo Strozzi ( da ➔ Pietro Bembo, ➔ Benedetto Varchi e ➔ Lionardo Salviati. Va detto però che Il Castellano, ristampato più volte ...
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TULLIA D'ARAGONA
Julia Hairston
TULLIA D’ARAGONA. – Non si conoscono con certezza il luogo e l’anno di nascita. Quest’ultimo può essere ricostruito dai versi di Ercole Bentivoglio, che in un testo indirizzato [...] qualità intellettuali e retoriche giunsero anche da Bernardo Tasso e Jacopo Nardi; quest’ultimo le dedicò nel 1537 la traduzione Umidi in lode del duca Cosimo e di sua madre Maria Salviati: il manoscritto precisa che il primo sonetto fu «mandato di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra letteratura e arti visive, la grande stagione internazionale della Maniera è caratterizzata [...] come Giovanni Stradano – che prende il posto dello scomparso Vasari, Jacopo Zucchi, ma anche i giovani Ludovico Cigoli e Santi di Tito. Decollato viene decorato attorno al 1538 da Francesco Salviati e Jacopino del Conte con l’intento dichiarato di ...
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